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Open day vaccinale per gli under 19 ieri in Romagna. In Italia l'aggiornamento delle norme anti Covid in scadenza

di Maria Letizia Camparsi
31 gen 2022

In tutta la Romagna ieri giornata di vaccini senza prenotazioni per la fascia 5-19anni: sono state somministrate complessivamente 4.386 dosi. Intanto cala la curva dei contagi in tutta la Penisola, dove si sono registrati 104.065 casi e 235 vittime. In discesa il tasso di positività, al 12,7%, così come il tasso di occupazione delle terapie intensive in 11 regioni. Da domani scattano le multe da 100 euro per gli over 50 non vaccinati. Per rientrare in Italia, poi, basterà di nuovo il Green pass, senza tampone aggiuntivo, mentre il certificato diventerà obbligatorio per accedere alla maggior parte dei negozi e servizi. Il prossimo step arriverà il 15 febbraio, quando entrerà in vigore l'obbligo del Super Green pass per tutti i lavoratori sopra i 50 anni. Previsto invece per questo pomeriggio il Consiglio dei ministri per l'aggiornamento delle norme anti Covid in scadenza oggi. Probabili la proroga dell'obbligo di mascherina all'aperto, anche in zona bianca, e della chiusura delle discoteche.

Ipotesi che ha provocato la rabbia dei gestori. "A più riprese abbiamo sempre lanciato messaggi al Governo, che non sono stati mai recepiti - attacca Gianni Indino, presidente del sindacato delle discoteche dell'Emilia Romagna -. Abbiamo chiesto di essere avvisati per tempo in caso di riapertura. I nostri locali non si attivano con un interruttore on/off".  Sul tavolo anche l'estensione della validità del Green pass per i vaccinati con tre dosi, che da domani si sarebbe ridotta da nove a sei mesi. Allo studio anche una revisione della durata delle quarantene per la scuola: si pensa di estendere alle elementari le regole previste per medie e superiori, ovvero Dad a partire da tre contagi, mentre con due positività rimane in classe solo chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni. Dalle Regioni viene poi la richiesta di superare il sistema a colori, lasciando solo la zona rossa, e di distinguere i ricoverati “per” Covid da quelli “con” Covid

Oltre confine, da uno studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine si apprende che in Svizzera, Svezia e Spagna, il Covid è secondo solo alla spagnola per morti provocate. La scelta di studiare i tre paesi deriva dal fatto che per motivi storici si possiede una quantità di dati completa sulla mortalità.

Nel video l'intervista a Gianni Indino, presidente del sindacato delle discoteche dell'Emilia Romagna





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