Logo San Marino RTV

Qualità della vita: Rimini al 26° posto

9 dic 2008
Rimini
Rimini
Dal 44° posto Rimini passa in un anno al 26°, scalando ben 18 posizioni nella graduatoria nazionale e rientra nella seconda fascia, quella “accettabile”, in termini di qualità della vita. Un buon risultato che però non può e non deve far cantare vittoria. Nello stesso rapporto emerge infatti una realtà preoccupante: Rimini è la peggiore in Emilia Romagna in fatto di criminalità e infortuni sul lavoro. Agghiacciante poi il dato delle violenze sui minori di 14 anni che vede la provincia riminese in vetta alla classifica con il maggior numero di casi registrati. Sul fronte del lavoro, però, si sorride: dal 50° posto si balza al 4° nella graduatoria italiana. Si contano quasi 13mila imprese ogni 100mila abitanti e poche falliscono. Situazione accettabile per l’ambiente anche se in perdita di 13 posizioni, dalla 30° si passa alla 43°. Una flessione che si riconduce al problema dei rifiuti solidi urbani: 822 kg pro capite prodotti in un anno. Si torna a salire in fatto di popolazione; difficile però la situazione relativa alla densità demografica con 555 abitanti per kmq. E non è certo alto il numero medio dei componenti i nuclei familiari, solo il 2,38. I residenti immigrati poi sono più che a Forlì-Cesena e Ravenna. Nei servizi, Rimini è in ascesa ma perde il presunto primato nel numero di sportelli bancomat. E’ a metà classifica per quanto riguarda il tenore di vita. Ciascun riminese spende in media 1142 euro al mese per consumi di vario genere, mentre ogni pensionato ne riceve 595.
Infine, secondo il rapporto, Rimini perde il primato di capitale del tempo libero, superata dalla provincia di Firenze. Un calo dovuto in parte alla carenza di sale cinematografiche.
S.Pelliccioni

Riproduzione riservata ©