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Questione giochi: le proteste dei gruppi ecclesiali

27 mag 2007
Gioco d'azzardo
Gioco d'azzardo
“L’ultima delibera del Congresso di Stato sulle case da gioco rischia di diventare davvero un azzardo. In realtà, la situazione che emerge dai passaggi “visibili” di questi ultimi anni, che hanno interessato la questione case da gioco e casinò a San Marino, sembra tutt’altro che positiva”. Questo l’inizio di un comunicato in cui le associazioni, i movimenti e i gruppi ecclesiali del Montefeltro, esprimono senza mezzi termini, quella che loro stessi definiscono “una posizione politica”. Un’analisi critica, molto documentata, per sostenere la tesi che “il nostro Paese sta risentendo degli effetti negativi del problema riguardante “la distribuzione dei poteri” per la gestione del Casinò, e del suo influsso sfavorevole sull’immagine di San Marino a livello italiano e internazionale”. Nel comunicato si ricorda anche l’emersione a San Marino e oltre confine delle problematiche familiari conseguenti alla dipendenza da gioco. Per le realtà ecclesiali, inoltre, quello legalizzato sul Titano, in Italia verrebbe considerato gioco d’azzardo e non gioco della sorte. Tutto questo, sollecita, alcuni interrogativi esternati nel comunicato: “è davvero risolutiva la soluzione delle case da gioco, per il benessere del Paese e delle nostre generazioni giovanili? E’ davvero incentivando un apparente “facile guadagno” che aiutiamo la nostra gioventù a crescere per costruire un miglior tessuto sociale? E’ davvero la vincita al gioco, la risposta alla sete di felicità che sempre di più emerge dal cuore dei nostri giovani?” In conclusione viene chiesto che sia ripresa in mano tutta la questione dei giochi, e rivista in maniera molto più accurata.

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