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Il Sindaco di Riccione obbliga al silenzio i locali del Marano

25 mag 2007
Niente moijto, né caipiriña. Niente spiedini di frutta e niente musica in spiaggia domenica prossima a Riccione. “I locali dovranno rimanere totalmente chiusi dalle 20 del 27 maggio alle 7 del giorno successivo”.
Questa la decisione di Daniele Imola, Sindaco di Riccione, che ha inflitto una punizione collettiva alle 9 attività che sorgono nella zona del Marano.
La lista delle infrazioni contestate si apre con il mancato rispetto delle norme su durata e intensità della musica. Troppe le proteste di case e alberghi che a una certa ora vogliono dormire, e negli ultimi giorni pare che ci sia stato chi ha davvero esagerato.Tant’è che nelle notti di sabato e martedì, intorno all’una, la musica si sentiva fino alla Punta dell’Est e a San Lorenzo.
Peccato che è proprio verso mezzanotte che i ragazzi cominciano a ballare nei locali più alla moda del momento: appunto gli street bar.
Ma il Sindaco contesta anche l’inosservanza dell’accordo tra Comune e locali del Marano sull’attività che doveva essere svolta dal personale di controllo sulla strada e la mancata collaborazione su sopralluogo e controlli tecnici del suono.
Il Consorzio Maranodoc si difende ricordando che il controllo sulle strade era operativo con tre uomini e che si sta provvedendo alla verifica di tutti gli impianti acustici. "Assicuriamo - dicono - che da questo week end ogni servizio richiesto dal Comune sarà totalmente rispettato".

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