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La "Storia dell'Acqua"

29 lug 2012
La "Storia dell'acqua"
La "Storia dell'acqua" - Eccezionale ondata di caldo per tutto questo week-end e resta l’ordinanza per limitare i consumi id...
Sorgenti e fossi, pozzi e raccolte, San Marino le ha sempre avute; pensiamo a Canepa coi suoi mulini o alla località Fossi oltre alle cisterne sparse in tutto il territorio sin dal 1600.
Nei secoli, di penuria e carenza, si parla soprattutto in estate per certe zone abitate o durante la stagione agricola secca.
Le scorte sotterranee del Pianello, vero oro blu per la Repubblica, rappresentavano la riserva aurea dell’abitato storico.
Poi le guerre che sfiorarono il territorio, gli sfollati sfamati e dissetati per mesi, sino all’arrivo degli alleati.
“…e lo dicevano gli Americani” facendolo pure nel dopoguerra lasciarono le prime costruzioni idrauliche e relativi contenitori metallici divenuti negli anni Sessanta il vero nucleo della odierna centrale collegata alla rete in oltre 30 punti di raccolta nei castelli e integrata con l’acqua di Torello proveniente dal Marecchia e con il terminale di Ridracoli, che porta risorse idriche soprattutto in periodo estivo in modo da supplire ai cali di portata delle antiche sorgenti autoctone dei padri.
Rinnovata negli anni Ottanta la rete idrica entra a far parte dell’AASS,Azienda Autonoma di Servizi, che comprende anche gas, luce e igiene urbano, oltre alla relativa rete di manutenzione.
La centrale di Galavotto e l’invaso di Torello sono vere e proprie eccellenze di un piccolo gioiello, l’acquedotto di Stato, che sta a cuore ai Sammarinesi da sempre; e che prevede migliorie e prossimi investimenti sulla risorsa più preziosa della terra, riserva per il paese: il fluido della vita, senz’acqua non c’è futuro.

Francesco Zingrillo

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