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Sul Titano migliora il tasso di scolarità

18 ott 2003
Sul Titano migliora il tasso di scolarità
Il tasso di scolarità e alfabetizzazione in Repubblica si è notevolmente innalzato nell’ultimo decennio. Il segnale arriva chiaro dalle iscrizioni ai corsi di lingua e per il conseguimento della licenza media banditi dalla Segreteria di Stato per la Pubblica Istruzione. 110 coloro che hanno deciso di imparare una lingua straniera, solo 2 le iscrizioni per il corso di licenza media, molte in meno rispetto al passato.
Si parte dai dati: due iscritti al corso per adulti per il conseguimento della licenza media. Solo 8 anni fa erano almeno una decina e negli anni 80 addirittura 40 i sammarinesi che sentivano l’esigenza di completare la propria preparazione scolastica, magari interrotta in passato, per ottenere un titolo di studio più alto. Scolarizzazione e grado di istruzione a San Marino, tassi che si innalzano di anno in anno soprattutto grazie ai provvedimenti legislativi: nel 1963 la legge prevede l’innalzamento dell’obbligo scolastico ai 14 anni, l’età scolare minima posta addirittura ai 16 anni. Il 59% della popolazione del Titano (considerata a partire dal 17esimo anno d’età) si ferma alla licenza di scuola media inferiore; il 33% ha conseguito un diploma, mentre solo l’8% è in possesso della laurea. Due le fasce d’età che colpiscono particolarmente: su circa 2500 giovani tra i 30 e i 35 anni il 39% si è fermato negli studi dopo la licenza media, il 47% ha conseguito il diploma superiore, ma solo il 14% è in possesso di titolo di studio universitario. A stupire, ancora, la fascia degli ultra 75enni: su oltre 2000 anziani un centinaio hanno conseguito il diploma superiore e ben 60 hanno raggiunto la laurea. Guardando ai soli giovani, oggi in età scolare, la situazione può dirsi di piena alfabetizzazione: frequentano le scuole superiori il 96% dei giovani. Nel 1994 erano solo l’89%. Indicative anche le percentuali della scelta universitari: frequentata più dalle donne che dagli uomini, accedono all’università il 60% degli aventi diritto. 10 anni fa gli studenti a proseguire negli studi universitari erano invece solo il 40%. Non solo politiche educative e mutamenti legislativi, le motivazioni di una accresciuta scolarizzazione sono legate a fattori sociali e di mutamento del mercato del lavoro: se un tempo si interrompevano gli studi per andare a lavorare oggi chi ambisce ad un grado di istruzione più alto è mosso proprio da esigenze lavorative.

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