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Turismo a Rimini: l'indagine dell'Ateneo

3 dic 2004
Turismo a Rimini: l'indagine dell'Ateneo
La fiducia degli operatori ha toccato il minimo storico quest’anno crollando a – 32. Nel 2000 il valore era di +16,8. Duplici le cause dell’andamento negativo: da un lato il progressivo assotigliarsi dei plus tradizionali – in particolare la diminuzione delle tendenza degli italiani a trascorrere le vacanze in italia, preferendo mete straniere - ; dall’altro l’emergere di nuovi fattori di crisi. Secondo i 230 albergatori intervistati, Rimini perde turisti italiani e non guadagna turisti stranieri; l’ambiente urbano e le infrastrutture lasciano a desiderare; e tra i fattori negativi vengono indicati anche la spiaggia, il mare inquinato, ed errori nella promozione. Scarsa incidenza viene attribuita al pericolo terrorismo. Ma tra tante ombre c’è anche qualche luce: quella piu’ brillante viene identificata nella fiera percepita come forte e crescente elemento di attrattiva; seguita dalla voce “eventi, feste, sagre” ed anche dal fattore “prezzi bassi”. Dall’indagine emerge la fotografia di un imprenditore albergatore riminese che punta piu’ sulla sua creativita’ ed abilita’ che non sul sistema turistico nel suo complesso. Dati che fanno riflettere, quelli resi pubblici al convegno conclusivo del master universitario in gestione e sviluppo dei servizi turistici. Per il senatore Giampaolo Bettamio, anche l’universita’ puo’ avere un ruolo nel recuperare il turismo che non c’è piu’ e nel conquistare il turisimo che non c’è ancora. Per il deputato Sergio Gambini occorre una svolta nella gestione globale a livello nazionale del Turismo per la cui promozione – ha riferito – l’Italia investe la meta’ della piccola Austria.

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