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Daniele Bravi, Kaiko Murakami e lo shock di una bottega musicale sperimentale

24 lug 2018
Daniele Bravi, Kaiko Murakami e lo shock di una bottega musicale sperimentale
Una master class di composizione dove non solo c’è un maestro che guida nella creazione, ma dove un altro maestro la interpreta. È quanto accade in questi giorni all’interno dei San Marino International Music Summer Courses organizzati dalla San Marino Artist con Camerata del Titano. Otto giovani compositori sono stati chiamati ad un esercizio di stile, scrivendo musiche per flauto solo. Quindi tutti i brani hanno come protagonista il flauto, strumento aereo ed etereo, dalle mille sfumature e dalle tantissime possibilità espressive. Il Maestro Daniele Bravi li guida nella composizione. Kaiko Murakami, una flautista di caratura internazionale, li interpreta. È una sorta di bottega rinascimentale che si è creata a San Marino per questo laboratorio sperimentato solo nelle più grandi capitali europee, dove energie giovani si fondono all’esperienza e alla cultura dei Maestri
Un progetto che porta innovazione nella sinergia tra compositore e interprete e che dà immediatamente il risultato tangibile del lavoro prodotto. Un vero shock nel panorama musicale contemporaneo.
Un percorso dedicato alla musica contemporanea, che parte dal concerto del 25 luglio con Murakami al flauto e otto prime mondiali in esclusiva al teatro Concordia di Borgo Maggiore. Nelle sue prossime tappe, sempre inserite nella Rassegna Musicale d’estate, ci sono un concerto dedicato al compositore Vinko Globokar, l’inaugurazione della “Sagra Musicale Malatestiana” e altri importantissimi concerti.
Ecco cosa ne pensano i due grandi protagonisti di questo evento.
Maestro Bravi, una bottega musicale rinascimentale a San Marino, non poteva essere diversamente. Che accoglienza ha avuto questa idea?
“Non è la prima volta che presento un progetto con queste catratteristiche, ma per San Marino in particolare, che vede la presenza della flautista Kieko Murakami, ha avuto un’ottima accoglienza. Anche la città, la struttura, l’organizzazione della San Marin Artist e Camerata del Titano: direi tutto assolutamente eccellente.”
Che tipo di musica hanno portato i giovani compositori?
“È una scrittura d’aujourd’hui, una scrittura di oggi, personalissima, ognuno scrive secondo le sue caratteristiche e il suo gusto. E poi c’è tanta ricerca: sul suono, sullo strumento, sulla scoperta di un nuovo modo di scrivere usando uno strumento antichissimo, anzi il più antico degli strumenti, com’è il flauto. Keiko, naturalmente è stata a disposizione dei ragazzi. Inizialmente ha mostrato ai ragazzi le nuove tecniche, tecniche estese come si chiamano. Poi ha messo in pratica ciò che io avevo spiegato, quindi esempi concreti presi sia dalla letteratura, sia dalle intuizioni dei ragazzi.”
Quale genere musicale è stato trattato nel corso?
“Direi classica contemporanea.”
Non è un ossimoro?
“La musica è sempre stata contemporanea. Anche Bach era contemporaneo quando scriveva. Oggi c’è questa distinzione, ma non riferita alla temporalità quanto alla sua fruibilità e in quanto oggetto d’arte.”
Tutto questo dove porterà?
“Innanzi tutto ad avere dei giovani che credono nella composizione, motivati e incoraggiati a scrivere. Porterà ad avere nuovi compositori, dei poeti. E oggi, credo, c’è davvero bisogno di poesia!”
Maestro Murakami, è la prima volta che si trova a San Marino. Che impressione ne ha ricavato?
“Sì è vero, è la prima volta che sono a San Marino ed è importante che qui sia stata accolta un’iniziativa del genere che si configura come un momento di raccolta, di condivisione tra giovani compositori e musicisti, ma anche di contatto con gente locale e con associazioni come quella del Maestro Ciavatta.”
È la sua prima esperienza di questo genere?
“La condivisione tra compositore e interprete nasce da lontano. Daniele ed io ci siamo conosciuti in Conservatorio a Strasburgo: io nel corso di flauto, lui nel corso di composizione, e subito abbiamo iniziato a lavorare insieme. La cosa mi è piaciuta e sono stata disponibilissima a rispondere ai miliardi di domande, a lavorare insieme sia per far crescere il repertorio per il flauto, sia per crescere io stessa. Da allora, abbiamo sempre portato avanti repertorio e ricerca, quindi, quando è possibile, faccio master class per ensemble e compositori, dedicando molto tempo a condividere la mia esperienza nella musica di oggi, anche se ho lavorato tanto nella musica antica.”
Come è accolto dagli ambienti musicali questo laboratorio?
“Per i compositori questo può essere anche un shock, ma soprattutto è una grande emozione. È come un parto, un figlio che nasce, che vede la luce, dopo che è stato gestito nel cuore e nella mente dell’autore. Una struttura di suono in tre dimensioni: quello che è stato scritto sulla carta usando il proprio orecchio interno, viene proiettato nell’aria dall’interprete. Una sorta di un meta-linguaggio che non si frequenta più nei conservatori italiani: i ragazzi studiano composizione ma non hanno la possibilità di ascoltare il prodotto delle loro creazioni. Questa è un’occasione molto importante anche per gli studenti.”

Per tutti i curiosi e gli amanti del nuovo appuntamento: Mercoledì 25 luglio al Teatro Concordia di Borgo Maggiore, ore 18 – Ingresso Libero

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