Lo sviluppo passa attraverso la semplificazione e semplificare significa garantire oneri burocratici ridotti al minimo, se non addirittura assenti e poche norme ma chiare ed inequivocabili, che non lascino spazio ad interpretazioni e, soprattutto, che non scoraggino o disorientino.
L’eccesso di adempimenti, tutt’ora presente nel sistema amministrativo del nostro Paese, non solo rallenta la partenza di iniziative imprenditoriali ma impone anche una serie di adempimenti che a volte costringono ad intensa attività burocratica investitori e imprenditori in esercizio, aumentando al contempo i costi sostenuti, quando non addirittura scoraggiando gli investimenti.
Le conclusioni a cui è giunto il Gruppo di Lavoro appositamente incaricato nel luglio scorso, indicano con precisione le strade da seguire per raggiungere i due obiettivi considerati principali: ridurre i tempi di risposta della Pubblica Amministrazione e accelerare l’avvio di attività per le nuove imprese.
Un documento a cui hanno portato il loro contributo i responsabili dei Dipartimenti più direttamente coinvolti nei procedimenti amministrativi, insieme ai vertici degli organismi di controllo e prevenzione, gli Ordini Professionali di Avvocati e Commercialisti, con la collaborazione delle Associazioni imprenditoriali, che hanno messo in evidenza le attuali lungaggini e difficoltà, avanzato proposte di possibili soluzioni.
Quello che ne esce è l’auspicio di una piccola ma significativa rivoluzione nei processi amministrativi ma anche nell’organizzazione dei vari uffici e organi dello Stato, e loro funzioni e competenze.
Innovazioni che non solo possono rendere più agevole conveniente fare impresa a San Marino, ma che consentirebbero al Paese di salire nelle valutazioni Doing Business di Banca Mondiale, con particolare riferimento all’indicatore “Starting Business”, che tiene in considerazione proprio i tempi, i costi e le procedure per la costituzione di una Società a Responsabilità Limitata.
Si punta a saltare tutti i passaggi autorizzativi per la costituzione di una nuova impresa, rinviando controlli e verifiche ai momenti successivi ma anche a favorire un migliore rapporto fra l’Amministrazione e le imprese che operano in Repubblica.
Urgenti, fra le tante sollecitazioni, sono: l’informatizzazione di tutte le procedure; l’eliminazione dei “doppioni”, vale a dire delle richieste multiple di documenti già in possesso della Pubblica Amministrazione; evitare risposte a volte in contraddizione da parte dei diversi uffici; l’introduzione della Fattura Elettronica e della Raccomandata Elettronica; l’istituzione di un unico sito web per le imprese, in grado di fornire informazioni immediate su procedure, documenti, norme ed incentivi, redatto anche in lingua inglese.
L’eccesso di adempimenti, tutt’ora presente nel sistema amministrativo del nostro Paese, non solo rallenta la partenza di iniziative imprenditoriali ma impone anche una serie di adempimenti che a volte costringono ad intensa attività burocratica investitori e imprenditori in esercizio, aumentando al contempo i costi sostenuti, quando non addirittura scoraggiando gli investimenti.
Le conclusioni a cui è giunto il Gruppo di Lavoro appositamente incaricato nel luglio scorso, indicano con precisione le strade da seguire per raggiungere i due obiettivi considerati principali: ridurre i tempi di risposta della Pubblica Amministrazione e accelerare l’avvio di attività per le nuove imprese.
Un documento a cui hanno portato il loro contributo i responsabili dei Dipartimenti più direttamente coinvolti nei procedimenti amministrativi, insieme ai vertici degli organismi di controllo e prevenzione, gli Ordini Professionali di Avvocati e Commercialisti, con la collaborazione delle Associazioni imprenditoriali, che hanno messo in evidenza le attuali lungaggini e difficoltà, avanzato proposte di possibili soluzioni.
Quello che ne esce è l’auspicio di una piccola ma significativa rivoluzione nei processi amministrativi ma anche nell’organizzazione dei vari uffici e organi dello Stato, e loro funzioni e competenze.
Innovazioni che non solo possono rendere più agevole conveniente fare impresa a San Marino, ma che consentirebbero al Paese di salire nelle valutazioni Doing Business di Banca Mondiale, con particolare riferimento all’indicatore “Starting Business”, che tiene in considerazione proprio i tempi, i costi e le procedure per la costituzione di una Società a Responsabilità Limitata.
Si punta a saltare tutti i passaggi autorizzativi per la costituzione di una nuova impresa, rinviando controlli e verifiche ai momenti successivi ma anche a favorire un migliore rapporto fra l’Amministrazione e le imprese che operano in Repubblica.
Urgenti, fra le tante sollecitazioni, sono: l’informatizzazione di tutte le procedure; l’eliminazione dei “doppioni”, vale a dire delle richieste multiple di documenti già in possesso della Pubblica Amministrazione; evitare risposte a volte in contraddizione da parte dei diversi uffici; l’introduzione della Fattura Elettronica e della Raccomandata Elettronica; l’istituzione di un unico sito web per le imprese, in grado di fornire informazioni immediate su procedure, documenti, norme ed incentivi, redatto anche in lingua inglese.
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