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Parco Scientifico e Tecnologico: sfide e opportunità per il settore bancario e finanziario

7 lug 2016
Parco Scientifico e Tecnologico: sfide e opportunità per il settore bancario e finanziario
Parco Scientifico e Tecnologico e sviluppo del settore bancario e finanziario: questo l'argomento sviscerato ieri sera dai relatori nel corso della serata pubblica alla Sala Montelupo di Domagnano.

Un settore bancario e finanziario che ha pesantemente risentito la crisi degli ultimi anni e si trova ad affrontare la sfida del futuro. “Si può scegliere di essere passivi e sperare che arrivi una soluzione – ha detto il rappresentante di Banca Agricola Commerciale Davide Selva – o essere proattivi e crearsi il proprio futuro”. Che per il comparto sammarinese significa differenziazione dei servizi rispetto agli standard dei decenni passati. Come si lega questo al progetto del Parco Scientifico e Tecnologico? Lo ha spiegato il presidente di Techno Science Park San Marino-Italia Alessandro Giari. “Le imprese innovative non hanno necessità solo della linea di credito tradizionale, ma anche di forme diverse di investimento, come i fondi di venture capital. Il progetto del Parco San Marino-Italia, nel contesto della collaborazione tra i due stati, vuole creare un ambiente fertile per la nascita e la crescita di imprese innovative. La possibilità di sviluppare anche gli strumenti finanziari adeguati renderebbe il Techno Science Park ancora più appetibile per le imprese”.

“Abbiamo molti clienti che, sia sammarinesi che italiani, molto interessati alla realtà dell'incubatore – ha continuato Selva – e noi spesso consigliamo loro di differenziare gli investimenti e puntare sulle start up. Tutti gli strumenti idonei ancora non ci sono – ha continuato -, intanto noi siamo comunque partiti con un accordo con l'Università e il TSP e mettiamo a disposizione un plafond per il credito alle imprese innovative”.

Gli ha fatto eco il rappresentante di Asset Banca, Marcello Forcellini: “Anche Asset è pronta a stringere un accordo equivalente per sostenere le imprese dell'Incubatore”. Forcellini si è poi soffermato ad analizzare l'accordo con la Zona a sviluppo economico e tecnologico di Huzhou nella Repubblica Popolare cinese firmato lo scorso 2 giugno. Un accordo, ha detto, “che offre grandi opportunità non solo alle imprese, che trovano un ponte per la Cina, ma anche per gli operatori del settore bancario e finanziario”. Con questo Accordo si può ora parlare di mobilità transfrontaliera non solo di persone ma anche di capitali. “Per supportare lo sviluppo delle nuove idee imprenditoriali - ha aggiunto Forcellini – è importante dotarsi degli adeguati strumenti finanziari che non sono tanto quelli del credito tradizionale quanto i fondi di venture capital ed è questa una delle strade che Asset sta pecorrendo attraverso la sua Società di Gestione del Risparmio”.

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