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Rete: "Felici del trasferimento della Direzione cure primarie all'Azzurro, ma...."

17 gen 2016
Rete: "Felici del trasferimento della Direzione cure primarie all'Azzurro, ma...."
Rete: "Felici del trasferimento della Direzione cure primarie all'Azzurro, ma...."
In svariate occasioni abbiamo richiesto conferme circa il trasferimento -di cui si vocifera da mesi- della direzione cure primarie presso l'Azzurro. Siamo felici che si sia trovata una soluzione economica per lo Stato (52.000 euro in 3 anni è un prezzo ottimo, considerando che sono comprese le spese condominiali e ogni altra utenza ad eccezione dell'elettricità). Ci auguriamo anzi che lo spostamento di questi servizi possa aumentare l'afflusso nel centro commerciale, e le vendite delle attività presenti (negozi di qualità, che meriterebbero più attenzione da parte dei consumatori sammarinesi e non). Vorremmo però condividere con la cittadinanza alcuni ragionamenti. Ci si dice che il trasloco è necessario per ristrutturazioni, e non ci sono spazi utili nell'ospedale... qui ci si dovrebbe fidare del duo Mussoni/Caruso, e se è davvero così si è strappato un buon prezzo, se invece non è così si sta danneggiando gli interessi dello Stato. Tuttavia alcuni elementi di dubbio ci sono: il centro commerciale Azzurro è diretto da Stefano Macina, ex capogruppo PSD dimessosi perché rinviato a giudizio nel processo "Conto Mazzini". La società che gestisce l'Azzurro (la SAM INVEST srl) inoltre, non ha per lungo tempo pagato i servizi dell'AASS relativi alle bollette per i servizi erogati. Il governo ci ha confermato, in seguito a una nostra interpellanza, che non sono stati pagati oltre un milione di euro. La società, amministrata da Fabio De Biagi, ha concordato con l'AASS (diretta da Emanuele Valli, appena rinnovato nell'incarico) un piano di rientro di questo debito dell'Azzurro molto particolare: parte del debito verrà pagato conferendo all'AASS (non si capisce a che titolo e con che scopi) due immobili, per giunta ipotecati. Lo Stato ha quindi rinunciato a una parte consistente dei soldi che doveva ricevere. Il motivo per cui l'AASS ha acconsentito a questa anomalia sta, ufficialmente, nella volontà di non interrompere i servizi arrecando danni alle attività economiche dell'Azzurro: staccare luce, gas e acqua avrebbe comportato il fallimento non solo della società di gestione e del centro commerciale ma anche, ovviamente, dei negozi che al suo interno operano. Su questo concordiamo! Fabio De Biagi è figlio del più noto Germano, per lungo tempo politico di punta del PSD poi del PS, e cugino di Alessandro De Biagi, attuale Consigliere del PS. I De Biagi, inutile ricordarlo, erano proprietari di electronics e euronics, oramai da tempo chiusi (chissà che i locali affittati dall'ISS non siano proprio quelli dell'ex euronics?). Dentro l'electronics avvennero alcune delle registrazioni, in voga tempo fa, effettuate da Carrirolo. In una di queste registrazioni Alessandro De Biagi (insieme a Simone Celli e Alessandro Mancini) discuteva con Carrirolo su alcuni voti in cambio di una nomina come Ambasciatore. Va doverosamente ribadito che la magistratura ha stabilito che in quella registrazione non emergevano indizi di alcun reato penale. Siamo dunque molto felici che lo Stato, spostando alcuni suoi servizi presso l'Azzurro, possa sostenere i consumi di quel centro commerciale e delle sue attività. Non siamo per nulla contenti che dall'altra parte lo Stato rinunci a suoi crediti verso un privato, consentendogli di non pagare ciò che ogni cittadino paga, pena il distaccamento dei servizi. I fornitori che vincono appalti con la PA devono dimostrare di non avere pendenze verso lo Stato. Ci chiediamo come mai, dall'altra parte, lo Stato sostenga con la sua presenza gli affari di chi non è in regola con i conti. A nostro avviso, lo Stato dovrebbe pretendere dal direttore e dalla società di gestione fino all'ultimo centesimo di quanto devono allo Stato, rigettando il pagamento per "baratto" con immobili ipotecati e invendibili. Pretenderli anche pignorando loro beni equivalenti, da porre in vendita tramite asta. A quel punto saremmo non solo felici della scelta e della possibilità di sostenere con un maggiore afflusso le attività dell'Azzurro, ma anche convinti che la politica non agisca più per amicizie e pressioni partitiche. Finché lo Stato sarà duro con i deboli e morbido con i forti, ogni iniziativa sarà necessariamente sospetta. Altra ragione per cui questa classe politica deve togliere il disturbo, e assieme a lei tutti i dirigenti nominati dal partito!

Comunicato Stampa
Movimento RETE

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