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RETE e MDSI: "Da oggi i cittadini sammarinesi hanno un debito di 74 milioni di euro con Marino Grandoni"

11 lug 2017
RETE e MDSI
RETE e MDSI
Mentre domenica eravamo al mare a goderci la bella giornata di sole, il governo di Adesso.sm ha indebitato la Repubblica per 155 milioni di euro tramite decreto legge.
Lo ha fatto in maniera subdola: permettendo di convertire il credito di imposta, concesso dallo Stato ad alcune banche, in titoli di debito pubblico.
Un grosso debito per il paese, un grosso regalo per le banche.
Il credito di imposta è una sorta di artificio contabile con cui lo Stato permette alle banche che si sono fatte carico dei debiti di altre banche in crisi, di sistemare i propri bilanci concedendo loro di non pagare le imposte dovute di vario genere.
Quindi un mancato introito per lo Stato per molti anni a venire.
Ora, grazie ad Adesso.sm, quello che era un artificio contabile diventa un vero e proprio debito. Un debito pubblico reale sulle spalle dei cittadini, ed un credito vero e proprio che la banca vanta nei confronti dello Stato.
Non solo, come se non bastasse, ogni anno lo Stato dovrà pagare gli interessi alle banche che trasformeranno il credito di imposta in debito pubblico.
Chi ne beneficia? Una banca in particolare, quella di Marino Gradoni e Daniele Guidi: il CIS, che detiene un credito di imposta pari ad euro 74 milioni e che grazie al decreto di Adesso.sm diventa un debito in capo a tutti noi.
Si salva una banca indebitando un intero paese.
Quindi, prima con il credito di imposta i governi hanno rinunciato ad incamerare denaro (oltre 30 milioni dal 2011). Denaro che lo stato non ha potuto reinvestire sul territorio, per sanità e sviluppo.
Oggi ancora peggio: quel mancato introito diventa addirittura un debito dello Stato nei confronti delle banche, a cui dovremo addirittura pagare interessi annuali!
Prima le banche non pagavano le tasse, ora noi gli paghiamo gli interessi sulle tasse che non pagano!
Ma non basta, c'è di più: perché questi titoli di debito hanno una scadenza. Cosa succederà a tale data se le banche chiederanno allo Stato l’importo pari a quei titoli?
Marino Grandoni ringrazia.
E per fortuna che l’ ingegnere ha dichiarato di aver votato per la DC, altrimenti gli avrebbero dovuto regalare la Cesta e la Guaita.
I fatti oramai parlano da sé: questo governo, per quanto si sforzi di mostrarsi nuovo e pulito, si dimostra sempre più come il governo del potere grandoniano. Un potere guidato da un gruppo di commedianti cinici e diabolici, un potere che sta scavando dentro al paese, che lo divide e lo immiserisce.

Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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