L'efferato omicidio del 17enne Ismaele Lulli, a Sant'Angelo in Vado in provincia di Pesaro Urbino. Da ieri sera sono in carcere con l'accusa di averlo ucciso, un 20enne e un 19enne di origine albanese. Il piu' giovane dei due ha parzialmente ammesso, l'altro si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Nel primo pomeriggio di domenica scorsa Igli Meta, 20 anni residente a Urbania e Marjo Mema, 19 anni, hanno incontrato Ismaele vicino alla stazione degli autobus di Sant'Aangelo in vado e l'hanno invitato ad andare con loro in macchina per fare un bagno al fiume. Lui ci è andato senza timori anche se quei due ragazzi non erano suoi amici ma solo conoscenti. Arrivati poco dopo al Poggio di San Martino in Selva Nera, all'improvviso, Ismaele sarebbe stato colpito con un calcio alla testa e poi di fronte alla croce che si trova nei pressi della chiesetta è stato sgozzato con un coltello. Poi è stato gettato nel dirupo e i due giovani albanesi sono davvero andati a fare il bagno al fiume, probabilmente anche per pulirsi dal sangue. Per tentare di cancellare le tracce, uno dei due, si è liberato anche dei vestiti mettendoli in un sacco nero gettato nel bosco. Dentro anche una scarpa di Ismaele. Questa la ricostruzione dei Carabinieri di Pesaro Urbino, grazie alle indagini e alle parziali ammissioni di Mario Mema che però afferma sia stato Igli ad uccidere, mentre lui era convinto che l'intenzione fosse solo quella di dare ad Ismaele una lezione. Sul movente dell'omicidio non ci sarebbero dubbi. Igli voleva vendicarsi con Ismaele perchè era convinto insidiasse la sua fidanzata, nonostante lei avesse sempre negato.
l.s.
Nel primo pomeriggio di domenica scorsa Igli Meta, 20 anni residente a Urbania e Marjo Mema, 19 anni, hanno incontrato Ismaele vicino alla stazione degli autobus di Sant'Aangelo in vado e l'hanno invitato ad andare con loro in macchina per fare un bagno al fiume. Lui ci è andato senza timori anche se quei due ragazzi non erano suoi amici ma solo conoscenti. Arrivati poco dopo al Poggio di San Martino in Selva Nera, all'improvviso, Ismaele sarebbe stato colpito con un calcio alla testa e poi di fronte alla croce che si trova nei pressi della chiesetta è stato sgozzato con un coltello. Poi è stato gettato nel dirupo e i due giovani albanesi sono davvero andati a fare il bagno al fiume, probabilmente anche per pulirsi dal sangue. Per tentare di cancellare le tracce, uno dei due, si è liberato anche dei vestiti mettendoli in un sacco nero gettato nel bosco. Dentro anche una scarpa di Ismaele. Questa la ricostruzione dei Carabinieri di Pesaro Urbino, grazie alle indagini e alle parziali ammissioni di Mario Mema che però afferma sia stato Igli ad uccidere, mentre lui era convinto che l'intenzione fosse solo quella di dare ad Ismaele una lezione. Sul movente dell'omicidio non ci sarebbero dubbi. Igli voleva vendicarsi con Ismaele perchè era convinto insidiasse la sua fidanzata, nonostante lei avesse sempre negato.
l.s.
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