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A processo per presunta manomissione del registro antiriciclaggio

Interrogato l'imputato Giorgio Giordani: "Ho commesso errori per impreparazione ma senza dolo"

di Luca Salvatori
24 mag 2019
A processo per presunta manomissione del registro antiriciclaggio

Prima udienza per il processo in cui il 59enne Giorgio Giordani - all'epoca dei fatti commercialista iscritto a San Marino - è accusato di aver presentato all'Aif, documentazione falsa, inerente il registro antiriciclaggio. Le schede cliente contestate sono sette e l'Agenzia di Informazione Finanziaria, in due diverse ispezioni, ha rilevato differenti versioni con presunte manomissioni. Nell'interrogatorio di fronte al Commissario della Legge giudicante Alberto Buriani, l'imputato ha dichiarato che le difformità sono riconducibili al fatto che erano delle “malacopie” ed anche che lo segnalò durante l'ispezione. Giordani ha ammesso di aver compiuto errori, dovuti alla sua impreparazione in materia di registro antiriciclaggio, ma senza dolo o intento mistificatorio. Sentito poco prima come testimone, l'ispettore Aif esecutore l'ispezione ha detto di non ricordarsi che l'imputato gli avesse precisato che si trattasse di “malacopie”. Il Commissario della Legge Buriani ha chiesto all'Aif di acquisire altra documentazione dal registro antiriciclaggio di Giordani, invitando l'imputato a metterla a disposizione in giornata. Fissata per il 13 giugno la data dell'udienza per le conclusioni e la sentenza.


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