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Attacchi Bruxelles: l'Europa si interroga sulle strategie comuni da adottare contro la minaccia terroristica

24 mar 2016
Attacchi Bruxelles
Attacchi Bruxelles
Dopo gli attacchi di martedì, secondo alcune fonti ci sarebbero state delle operazioni di polizia a Ixelles, comune a sud di Bruxelles. Si parla di quattro fermi nella zona tra Rue de l’Athenee fino a piazza Fernand Cocq. Intanto continua la caccia all’uomo. Identificato Najim Laachraoui - l'artificiere degli attacchi - come uno dei due kamikaze dell’aeroporto, in fuga c’è sicuramente l’individuo che compare con la giacca bianca e il cappello da pesca nel video diffuso subito dopo gli attentati, quello che avrebbe lasciato in aeroporto una valigia-bomba, che fortunatamente non è esplosa. Ma potrebbe esserci un quinto uomo coinvolto nel doppio blitz: la video sorveglianza della metropolitana ha infatti ripreso un presunto complice di Khalid El Bakraoui che portava una grossa borsa. Pare che non sia entrato nel vagone e dunque sarebbe ancora in fuga. Diffuso un identikit.
Si aggrava nel frattempo il bilancio dei morti, 32; mentre 61 dei 300 feriti sono in gravi condizioni. Ancora dispersa l'italiana Patricia Rizzo. Salah Abdeslam, dal carcere intanto accetta l’estradizione in Francia ma cambia linea e non collabora
In un clima politico molto teso, i ministri dell'Interno, Jan Jambon, e della Giustizia, Koen Geens, hanno presentato oggi le dimissioni che sono state respinte dal premier. Chiesta una commissione di inchiesta per chiarire eventuali responsabilità. E dal consiglio straordinario dei ministri della Giustizia e degli Affari interni arriva la proposta di una condivisione delle informazioni contro il terrorismo, a livello di forze di polizia e di sicurezza. Ricordando che si tratta di un fenomeno internazionale, e per questo occorre lavorare insieme.

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