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Giudiziaria: si è concluso con 4 condanne e due assoluzioni il processo per riciclaggio “Air Group”

Ordinata la confisca di 547.000 euro. Gli inquirenti avevano parlato di movimentazioni pari a circa 5 milioni di euro

10 nov 2021
Giudiziaria: si è concluso con 4 condanne e due assoluzioni il processo per riciclaggio “Air Group”

Al centro del procedimento l'amara parabola di una società italiana di aerotaxi, la Icaro: gettonata dai VIP, ma fallita nel 2006. Ad aprire l'udienza le arringhe-fiume del team legale di Paolo e Massimo Bernucci, figli del fondatore. Contestata alla radice – dalla Difesa – l'accusa di aver movimentato a San Marino grosse somme distratte dalla società. Si è iniziato con una serie di rilievi, in punta di diritto; ma la richiesta principale non era tanto l'improcedibilità, quanto una totale assoluzione nel merito; perché le somme trasferite in Repubblica – è stato asserito – erano di provenienza personale, viste anche le consistenti disponibilità patrimoniali della famiglia.



“Altroché bancarottieri – ha tuonato uno degli avvocati – la Icaro era “la vita” dei Bernucci, e mai l'avrebbero fatta fallire. Sottolineato poi come Air Group International – la società sammarinese che secondo gli inquirenti sarebbe stata utilizzata come schermo, per occultare il denaro – non fosse una “scatola vuota”; poiché l'idea era di farne un nuovo vettore aereo. Argomentazioni che tuttavia non hanno convinto il Giudice Morsiani, che ha condannato a 4 anni e 7 mesi Massimo Bernucci, ritenuto dall'accusa reale amministratore di Air Group; 4 anni e 6 mesi al sammarinese Armando Calzolari, considerato amministratore apparente. E poi 4 anni e 2 mesi a Francesco Calzolari; assolto invece il fratello Alessandro, perché non consta abbastanza sia colpevole per carenza dell'elemento soggettivo. Stessa formula per Paolo Bernucci, ritenuto dagli inquirenti socio di fatto di Air Group; persona giuridica condannata a versare 600.000 euro, oltre a 30.000 euro di sanzione amministrativa. Infine la parte forse più attesa della sentenza, quella relativa alla confisca, quantificata in 547.000 euro: ritenuto il profitto del reato di riciclaggio. E questo a fronte di somme e beni, sotto sequestro, che si aggirerebbero intorno ai 5 milioni di euro.





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