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Sulla maxi inchiesta che ha messo la politica sulla graticola torna ad affacciarsi il dossieraggio Carrirolo

14 mar 2017
Banca CommercialeSulla maxi inchiesta che ha messo la politica sulla graticola torna ad affacciarsi il dossieraggio Carrirolo
Sulla maxi inchiesta che ha messo la politica sulla graticola torna ad affacciarsi il dossieraggio Carrirolo - Presenti in aula Claudio Podeschi e Biljana Baruca, Fiorenzo Stolfi e Piermarino Menicucci. Forfait...
Il commercialista Franco Botteghi mediò, con Gian Luca Bruscoli e Giuseppe Roberti, l'acquisto da parte di Banca Commerciale della società allora nominata “Industria, Finanza ed impresa”, che avrebbe dovuto sostituire l'operatività di Finproject. Una deposizione interessante per capire quando Roberti cessò ogni legame con BCS e con San Marino e per quali motivazioni. Botteghi, cui Bruscoli offrì l'acquisto delle quote di Roberti divenuto nel frattempo un personaggio scomodo per BCS, ebbe con entrambi un rapporto burrascoso tanto che il compromesso culminò in una denuncia per truffa. Preciso su tempistica e stato d'animo “non ho più visto Roberti da maggio- giugno del 2011” e sullo stato d'animo “si sfogò perché si era sentito tradito da amici”, Botteghi è invece vago sulle motivazioni dell'estromissione. E quando gli viene ricordato il dossieraggio Carrirolo, ed una conversazione in particolare che ebbe con l'imprenditore veneto in cui per giustificare l'allontanamento di Roberti vennero tirati in ballo gli ex segretari Podeschi e Mularoni, prende le distanze: “probabilmente ne venni a conoscenza dopo”. Frequentava Carrirolo perché quest'ultimo spendeva il nome di Bruscoli, con cui Botteghi cessò ogni rapporto nel 2012. Ed è proprio sulle date che insistono le difese, come è comprensibile in un processo in cui oltre al riciclaggio viene contestata l'associazione a delinquere.

Per meglio chiarire invece il sequestro di una unità immobiliare riconducibile a Menicucci, sono stati ascoltati l'assistente di Polizia Civile Renzo Bollini, che venne incaricato di fare una verifica sul prezzo di mercato di immobili adibiti ad ufficio al World Trade Center,e di una agente immobiliare, che in aula ha indicato nella crisi di mercato la causa dell'oscillazione dei prezzi e le conseguenti due diverse stime eseguite per lo stesso immobile. Per quel che riguarda infine le firme da cui Fiorenzo Stolfi ha preso le distanze, ed a lui contestate per prelievi eseguiti nell’ambito delle movimentazioni del Conto Mazzini, il perito di parte Ambra Draghetti ha in parte smentito quella di Pacifico Cristofanelli la cui perizia lo scorso anno inchiodò l'ex Segretario

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