Udienza di fronte al Giudice di Terza Istanza Penale Lamberto Emiliani per il dissequestro richiesto da Pier Marino Menicucci. Durante l'istruttoria della maxi-indagine “Conto Mazzini” gli inquirenti hanno disposto nei confronti dell'ex consigliere il sequestro preventivo di conti e beni. Sequestro che, dopo un reclamo, è stato confermato anche dal Giudice d'Appello. I difensori di Menicucci, gli avvocati Maurizio Simoncini e Maria Selva, ora ribadiscono la richiesta di annullamento del sequestro di un ufficio al World Trade Center. Sostengono che l'inquirente abbia “travisato l'iter logico delle risultanze d'indagine” perchè - hanno affermato in aula - “Menicucci ha pagato effettivamente 188mila euro per l'acquisto dell'immobile”. Quell'ufficio al Wtc, dunque, non si può considerare - secondo le tesi difensive – come una contropartita legata ai reati ipotizzati nel filone della “Penta Immobiliare”, risalenti a 7 anni prima. Il Procuratore del Fisco Giovanni Belluzzi ha chiesto la conferma del sequestro. Il Giudice Emiliani si è riservato di decidere nei termini di legge e cioè entro 20 giorni.
l.s.
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