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Processo Banca Cis. "Forti pressioni per rinnovare il debito Leiton oltre la scadenza"

Sentito come testimone l'ex direttore della Cassa di Risparmio Dario Mancini

di Luca Salvatori
16 apr 2024

Forti pressioni, nel giugno 2018, da parte del direttore di Banca Centrale Roberto Moretti, del presidente di Cassa di Risparmio Fabio Zanotti e anche dall'allora direttore di Banca Cis Daniele Guidi, per rinnovare il prestito da 13.5000.000 euro a Leiton, oltre la scadenza di fine mese.

Ha affermato di averle subite, durante una riunione irrituale a Banca Centrale, l'allora direttore di Carisp Dario Mancini che ha riferito di pressioni, analoghe, in un altro incontro, ricevute da Marino Grandoni, azionista di Leiton Holding, società lussemburghese controllante di Banca Partner, che a sua volta controllava Banca Cis.

Mancini, sentito come testimone nel processo principale tra quelli in corso per il crack della banca, non cedette, dando anzi avvio ad azioni di recupero, anche perché il quel momento Cassa di Risparmio – ha detto – non era in condizione di poter prorogare il prestito. Alcuni mesi dopo, nel maggio del 2019, Mancini venne licenziato con una lettera priva di qualunque dettaglio sulle motivazioni.

L'ex direttore di Banca Centrale Roberto Moretti e Daniele Guidi sono imputati nel processo mentre l'ex presidente di Cassa di Risparmio Fabio Zanotti oggi avrebbe dovuto deporre come testimone. Si è collegato in audio-video da Bologna, non per rispondere alle domande delle parti ma per chiedere di poter testimoniare successivamente mediante rogatoria, presso la Corte D'Appello del capoluogo, con l'assistenza di un avvocato, anche perché è in corso un procedimento civile intentato da Cassa di Risparmio nei suoi confronti, per fatti e “temi” adiacenti a quelli di questo processo.

Il giudice Vico Valentini ha respinto la richiesta ed ha rinviato la testimonianza, in presenza, di Zanotti, ad una delle prossime udienze, avvertendo che l'eventuale sottrazione parziale o integrale all'esame, integrerebbe il misfatto previsto dall'articolo 358 del codice penale e cioè falsa testimonianza, perizia, interpretazione.





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