La Polizia di Stato di Rimini ha smantellato un'organizzazione internazionale dedita all'immigrazione clandestina di caucasici da trasferire nel territorio europeo. Sono tre le persone arrestate per associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina mentre 14 le persone denunciate in stato di libertà per le quali sono state avviate rogatorie internazionali. L'organizzazione criminale agiva come una vera e propria "travel agency". Dalle intercettazioni è emerso infatti che i membri del sodalizio chiedevano ai clandestini di affrettarsi a contattarli per poter abbassare il prezzo dei biglietti per i viaggi verso gli altri Paesi. Gli stranieri, intenzionati a stabilirsi in Europa illegalmente pagavano somme pari a circa 1.500 euro a persona. Una volta giunti a Rimini, infatti si affidavano ad appartenente del gruppo criminale che si occupava della sistemazione temporanea ed al successivo trasferimento nei Paesi desiderati. L'indagine della polizia di frontiera è partita circa tre anni fa quando, durante un controllo a un passeggero di nazionalità cecena, sbarcato all'aeroporto Fellini con un volo dalla Russia, è stata trovata un'agendina nella quale erano annotate indicazioni sulla rete alla quale si potevano affidare gli stranieri fuggiti dal loro paese e come chiedere lo status di rifugiati politici in nazioni europee di area Schengen. In Cecenia operavano stabilmente un uomo di 49 anni e una donna di 48 anni, mentre a Rimini la 'coordinatrice' era una 47enne ucraina che si avvaleva della collaborazione della figlia minorenne nell'accompagnamento a Malpensa. I tre sono gli arrestati. L'ucraina percepiva 100 euro a persona per organizzare il servizio.
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