Rissa Forza Nuova - Casa Madiba: il sindaco di Rimini condanna l'episodio

Violenta rissa di sabato mattina davanti al supermercato di via Campana fra militanti di Forza Nuova e attivisti della sinistra antagonista. Al vaglio degli inquirenti – stanno indagando insieme Carabinieri e Questura di Rimini – non sono solo le immagini delle telecamere che hanno ripreso gli scontri e le tante testimonianze rese da chi ha assistito ad uno vero e proprio episodio di guerriglia urbana, ma anche le armi utilizzate e ritrovate nei cassonetti della zona: spranghe e catene di ferro. Già ascoltati dagli uomini dell'Arma e dagli agenti della Digos 18 attivisti del Paz, e i 5 di Forza Nuova. Mentre tra i due gruppi proseguono accuse e rimpallo di responsabilità, gli attivisti di Casa Madiba hanno indetto per oggi una conferenza stampa per rendere la loro versione dei fatti.
"Abbiamo reagito perché siamo stati provocati dai militanti di Forza Nuova" - sostiene Manila Ricci, esponente di vecchia data del centro sociale - È stato uno di loro a tirar fuori una catena e noi ci siamo difesi. Anche un nostro militante è rimasto ferito". Casa Madiba annuncia che sabato 2 aprile in concomitanza con la manifestazione annunciata da Forza Nuova, sarà organizzato un open day al centro sociale per farne conoscere le attività. Già annunciata anche una mobilitazione per sabato 9 aprile in occasione della visita a Rimini del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Intanto il sindaco Gnassi condanna quanto avvenuto sabato scorso e dice: "La Rimini democratica non accetterà manifestazioni di vendetta. La città respinge estremismi pericolosi: è già una ragione per non concedere alcun beneplacito ad iniziative bellicose".