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Salvini a Rimini: due fermi e due feriti nelle contestazioni

9 apr 2016
Foto: Altarimini
Foto: Altarimini
È di tre feriti il bilancio degli scontri tra polizia e giovani contestatori di Salvini a Rimini: due agenti e un manifestante. Due i poliziotti in ospedale, un agente che ha ricevuto un morso e una poliziotta che dopo essere stata aggredita alle spalle è scivolata facendosi male ad una gamba e una mano. All'arrivo di Salvini in piazza Tre Martiri, un gruppo di una ventina di ragazzi, alcuni appartenenti alla rete antifascista della Valconca e altri vicini alla tifoseria del Rimini calcio, ha fatto esplodere tre grossi petardi, bombe carta e una di queste ha colpito proprio i due agenti. Poi il gruppo ha aggredito il resto degli agenti, un contingente di 15 poliziotti. Il gruppo di giovani, che a quanto pare prima era stato allo Stato e già innervosito per la sconfitta del Rimini, ha tentato di entrare in piazza da una via laterale, via Mentana, dove però ha trovato il varco chiuso dalla polizia. La questura di Rimini con oltre 100 agenti, in parte in schierati in tenuta antisommossa, oggi ha praticamente blindato il centro storico. Così dopo aver aggredito gli agenti, il gruppo degli antifascisti insieme con alcuni tifosi si è disperso tra le vie del centro storico. La polizia ha però fermato gli aggressori dei due agenti. Si tratta di uno studente di Foggia e di un residente a Morciano di Romagna, 28 e 30 anni. Per uno di questi è stata chiamata l'ambulanza per una ferita alla testa medicata dagli infermieri del 118 stesso in questura. Gli inquirenti ora stanno valutando l'arresto per entrambi con l'accusa di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e manifestazione non autorizzata. Sotto la questura ancora un gruppo di giovani, alcuni noti per essere della tifoseria del Rimini, si è radunato in serata per chiedere la "liberazione" dei compagni fermati.

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