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Slavina sull'Hotel Rigopiano, il sindaco: "Si riducono le speranze di trovare persone in vita"

19 gen 2017
L'interno dell'Hotel RigopianoSlavina sull'Hotel Rigopiano, il sindaco: "Si riducono le speranze di trovare persone in vita"
Slavina sull'Hotel Rigopiano, il sindaco: "Si riducono le speranze di trovare persone in vita" - Emergenza neve e terremoto in centro Italia. C'è già un simbolo di questa nuova tragedia, l'Hotel Ri...
Letteralmente spazzato via. La slavina ha sommerso il resort - 1200 metri di altitudine, - quando non erano ancora le 20. Un fronte di oltre 300 metri aperto dalla valanga, che, dopo aver trascinato via un intero bosco, ha riversato la sua forza distruttiva sull'hotel, spostandolo di decine di metri. Tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti hanno sommerso l'area. Gli uomini del soccorso alpino hanno raggiunto il luogo del disastro alle 4 del mattina, dopo una marcia notturna durata ore. Solo i vigili del fuoco sulla zona, con un elicottero e un mezzo cingolato. Impossibile procedere nell'immediato per gli altri mezzi di soccorso: la strada sbarrata da nuove slavine e alberi caduti da abbattere.
E' uno dei due uomini tratti in salvo nella prima mattinata: erano rimasti all'esterno del Rigopiano. E da questa mattina una conta disperata: al momento 35 le persone considerate disperse, tra clienti e personale. Ci sono anche bambini. Mentre sale il numero dei corpi rinvenuti.
Soccorso alpino, vigili del fuoco, gli uomini della finanza, con l'ausilio delle unità cinofile, rinforzi da tutti Italia – da L'Aquila a Courmayeur che invia esperti di interventi in alta quota su valanga. Da ore, sono tutti al lavoro e non si perde la speranza di trovare superstiti. Mentre la Procura di Pescara apre un'indagine per omicidio colposo, tutto il mondo guarda attonito a quello che è già il nuovo simbolo del dramma senza fine delle popolazioni del centro Italia.

Emergenza neve che si riduce nei territori vicini a San Marino
. Scuole riaperte in Valmarecchia, mentre resta alta l'emergenza tra Marche e Abruzzo con le popolazioni provate all'inverosimile: continua la sequenza di scosse, la neve complica l'arrivo dei rinforzi di uomini e mezzi. Notte trascorsa soprattutto nei centri di accoglienza e disagi in particolare nei Comuni del cratere sismico, hanno scelto di dormire nel strutture riaperte dai comuni stessi. Ancora moltissime le frazioni isolate dalla neve. Esercito impegnato su più fronti, con 2400 uomini e 1000 mezzi coinvolti su richiesta delle prefetture e della protezione civile. La neve non dà tregua, persistono le precipitazioni in Abruzzo, in particolare nelle province di Teramo e L'Aquila e resta l'invito della Polizia ad evitare viaggi in quelle aree se non sia assolutamente necessario. Il premier Paolo Gentiloni dal quartier generale della Protezione civile di Rieti detta gli obiettivi: “Raggiungere tutte le frazioni isolate e verificare che non ci siano persone che rischiano la vita; poi ripristinare tutte le utenze elettriche".
Il richiamo all'unità nazionale, nell'emergenza, dal presidente Mattarella che ha dichiarato: “Nessuno sforzo verrà risparmiato per salvare vite umane e nel soccorso di quanti sono in difficoltà”.

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