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Strage di Capaci, 4 ergastoli ed una assoluzione

27 lug 2016
Strage di Capaci
Strage di Capaci
Dopo quasi undici ore di camera di Consiglio, la Corte d’assise di Caltanissetta ha condannato all’ergastolo quattro dei cinque imputati nel processo bis sulla strage di Capaci. Carcere a vita per i mafiosi Salvo Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello, così come era stato chiesto dai pm della Procura nissena. Assolto invece Vittorio Tutino.

La nuova inchiesta sull’eccidio del 23 maggio ’92 venne aperta dopo il pentimento dell’ex killer della cosca mafiosa di Brancaccio Gaspare Spatuzza, che rivelò nuovi dettagli ai pm di Caltanissetta, in particolare facendo emergere il ruolo della stessa cosca di Brancaccio nella preparazione della strage.

È stato riconosciuto il boss palermitano di Cosa nostra Salvo Madonia come uno dei mandanti della strage in cui vennero uccisi i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e gli agenti della polizia di Stato Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli altri esecutori materiali sono Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo e Lorenzo Tinnirello. Per gli imputati condannati è stato disposto l’isolamento diurno per diciotto mesi. Cncesso il risarcimento danni ai familiari delle vittime e agli enti e alle associazioni antimafia costituiti parte civile.

«È una sentenza che soddisfa le parti civili - ha detto l’avvocato Francesco Crescimanno, legale della famiglia Falcone - c’è stata un’assoluzione ma per una posizione minore».

Al termine della requisitoria il procuratore aggiunto di Caltanissetta Lia Sava aveva annunciato che ci sarà un nuovo processo che vedrà come imputato il boss latitante Matteo Messina Denaro, considerato anche lui uno dei mandanti della strage di Capaci e anche dell’eccidio di via D’Amelio.

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