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Tragedia della crisi nelle Marche: coniugi e cognato si tolgono la vita

6 apr 2013
Tragedia della crisi nelle Marche: coniugi e cognato si tolgono la vita
Mi prenderanno l'auto?": era questa la paura di Anna Maria Sopranzi, la donna di 68 anni che si è tolta la vita insieme al marito Romeo Dionisi perché, a corto di denaro, non riuscivano più ad andare avanti. Paura dei pignoramenti, che per persone come loro, vissute sempre modestamente ma con dignità, erano un vero spauracchio. Anche se l'auto era "una vecchia Panda di 20 anni fa". Lo racconta un vicino della coppia, Ivo Costamagna, che è anche il presidente del consiglio comunale di Civitanova Marche, l'ultima e forse unica persona alla quale i Dionisi, molto riservati, si erano rivolti per avere un consiglio, stretti com'erano ormai in una "tenaglia mortale". Appresa la notizia, il fratello di lei si è gettato in mare.
"E' una notizia sconvolgente quella che arriva da Civitanova, il segno della disperazione e della solitudine in cui la crisi può far sprofondare le persone. E' una tragedia che colpisce l'intera comunità nazionale e che mi ferisce ancor più perché é avvenuta nella mia Regione, nelle Marche che per lungo tempo sono state modello di sviluppo, quello delle piccole imprese industriali e artigiane, da sempre motore della nostra economia":così Laura Boldrini che oggi sarà a Civitanova Marche in visita ai familiari dei suicidi. Messaggi di cordoglio sono giunti da tutto il mondo politico, istituzionale e religioso: il presidente della Regione Gian Mario Spacca e quello del consiglio regionale Vittoriano Solazzi, il segretario del Pd Pierluigi Bersani, Nichi Vendola di Sel, il segretario della Cisl Bonanni, l'arcivescovo di Ancona mons. Edoardo Menichelli, mons. Vinicio Albanesi.

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