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Confesergenti: "meno turisti in Emilia-Romagna"

3 set 2008
Turisti nelle spiagge Romagnole
Turisti nelle spiagge Romagnole
L’1,4% in meno di presenze rispetto allo scorso anno è un calo fisiologico in tendenza con il difficile momento economico. Insomma, gli albergatori romagnoli temevano andasse peggio, e peggio in effetti è andata in altre destinazioni italiane. L’erba del vicino, questa volta, è stata meno verde. La stagione estiva è partita male un po’per tutti.
Oltre alla crisi che ha ridotto la capacità di spesa, si era messo di mezzo anche il maltempo. Le perdite, quindi erano state già messe in conto.
Il dato più negativo riguarda le località termali e quelle dell'Appennino mentre gli operatori della costa denunciano cali minori, intorno all'1%, determinati soprattutto da una ridotta presenza di stranieri. Ma c’è un dato che preoccupa gli albergatori romagnoli: tutto è aumentato tranne le tariffe degli hotel. Il divario tra costi e ricavi, dunque, è sempre più stretto. Ma questa tenacia dimostrata dalla categoria rischia di venir meno in futuro.
La Confesercenti Emilia-Romagna chiede quindi una maggiore competitività del sistema territoriale, con infrastrutture adeguate e migliori trasporti, e una strategia turistica nazionale più efficace.
Ma come è cambiato il turista? Cosa chiede alla vacanza? Sicuramente che non costi troppo. Preferisce quindi il mordi e fuggi e le mete più economiche. Dirige poi l’attenzione al biologico, al naturale e alla vacanze rilassanti.

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