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L'allarme di Amnesty International: "Le nuove tecnologie utilizzate come armi per discriminare e disinformare"

Il portavoce Noury: "Nel 2023 passi indietro di decenni". In Italia preoccupano le politiche migratorie e contro le donne

di Francesca Biliotti
4 mag 2024
le interviste a Riccardo Noury e Alba Bonetti
le interviste a Riccardo Noury e Alba Bonetti

Amnesty International ha presentato il suo ultimo rapporto annuale e lancia l'allarme sui diritti umani anche in Italia. Nel suo rapporto riferito all'anno 2023-2024 Amnesty parla di “momento spartiacque per il diritto internazionale, con clamorose violazioni da parte di governi e gruppi economici”. Il 2024 è un anno importante dal punto di vista elettorale, ma preoccupano “le lobby anti-regolamentazioni guidate e finanziate da BigTech – continua Amnesty – Possono essere usati come armi per discriminare, disinformare e dividere”.

Si citano gli esempi di Argentina, Brasile, India e Regno Unito che ricorrono sempre più alle tecnologie di riconoscimento facciale per controllare le proteste di piazza, così come gli eventi sportivi, e discriminare le comunità marginalizzate, soprattutto migranti e rifugiati, ma anche persone Lgbtqia+ e donne. Preoccupazioni che non risparmiano nemmeno l'Italia. 

Nel video le interviste a Riccardo Noury, portavoce Amnesty International; Alba Bonetti, presidente Amnesty Italia






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