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Questione migranti nel bilaterale Italia - Grecia

Viaggio-lampo, nella serata di ieri, del presidente del Consiglio italiano ad Atene.

1 set 2023

Roma e Atene provano a fare asse su una esigenza comune: contenere i flussi migratori illegali nel Mediterraneo. Italia e Grecia lavoreranno insieme per avere, dall'Unione Europea, maggiore attenzione. A Palazzo Maximos i due capi di governo, che hanno dovuto entrambi fare i conti con polemiche e accuse seguite a una strage di migranti, quella di Cutro e quella al largo di Pylos, hanno un obiettivo a breve termine: sbloccare i fondi accordati alla Tunisia, con il fine di contenere le partenze dall'Africa, ma soprattutto - in prospettiva - chiedono a Bruxelles di gestire gli arrivi in modo integrato. Meloni e Mitsotakis spingeranno per la negoziazione del nuovo Patto migrazioni e asilo, che dovrebbe garantire una più equa redistribuzione dei flussi, ora ostacolata dai Paesi dell'Europa centro-orientale, Ungheria e Polonia, innanzitutto.

Su un tema caldo come questo Giorgia Meloni ha dovuto fare i conti con l'opposizione dei suoi alleati in Europa, i governi sovranisti, e anche in Italia la decisione seguire in prima persona il dossier immigrazione, accentrando le decisioni a Palazzo Chigi, ha suscitato qualche malumore tra i suoi alleati. A gestire la politica su questo tema sarà il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica, costituito dal Presidente del Consiglio, alcuni Ministri e dalle strutture dell'intelligence. Un altolà soprattutto al titolare degli Interni, Piantedosi, e al vicepremier Salvini, che sulle politiche sui migranti è sempre molto “presente” e che ha fatto sapere, accusando il colpo, che non parteciperà alle riunioni della cabina di regia, ma che ne aspetterà i risultati.

Antonello De Fortuna





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