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Rimini: accusato di violenza sessuale sulla figliastra, assolto "perché il fatto non sussiste"

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 7 anni e 10 mesi. L'uomo aveva sempre negato le accuse secondo le quali per 3 anni aveva molestato la ragazzina nel lettone

25 apr 2024
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Un 47enne siciliano residente nel Riminese a processo per violenza sessuale sulla figliastra di 15 anni, è stato assolto in primo grado dal Tribunale collegiale di Rimini, presieduto dal giudice Fiorella Casadei "perché il fatto non sussiste".

Come riportano i giornali e siti web locali, l'uomo era accusato di aver abusato della minore quando dormivano tutti insieme: babbo, mamma, figlia adolescente e figlia piccola nello stesso letto. Solo un episodio sarebbe invece avvenuto quando la mamma era fuori casa, come ha riferito la stessa vittima. A far emergere le violenze sarebbe stata una confidenza fatta alla zia dalla ragazzina dopo che quest'ultima aveva avuto un litigio col compagno della madre.

Una ricostruzione dei fatti in base alla quale al termine della requisitoria, la pubblica accusa ha chiesto una condanna a sette anni e dieci mesi di reclusione. Il tribunale collegiale ieri mattina ha assolto il patrigno, difeso dall'avvocato Giovanna Ollà.

La vicenda prese il via nel 2014 e, secondo il racconto della ragazzina, ascoltata in incidente probatorio dal gip di Rimini nel 2020, durò almeno fino a tutto il 2018, anno in cui fu la madre dell'adolescente a presentare una denuncia alla polizia giudiziaria. L'uomo aveva sempre negato le accuse che gli venivano mosse secondo le quali per 3 anni aveva molestato la ragazzina.

Durante il dibattimento erano emerse alcune incongruenze nel racconto della ragazzi, oggi maggiorenne, che era costituita parte civile contro il patrigno.





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