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Israele: Putin vuole imporre a Bennett la protezione di Mosca per allontanarlo dagli USA

25 apr 2022

I vertici della Difesa e dell’Esercito israeliano non sono rimasti affatto sorpresi dalle dichiarazioni del parlamentare iraniano Ali Motahari che ha rivelato come Teheran, fin dall'inizio della sua attività nucleare, intendesse costruire la bomba atomica. Nonostante l’Iran avesse insistito sul fatto che la propria attività nucleare fosse esclusivamente a scopi pacifici “non siamo riusciti – ha affermato il parlamentare – a mantenere la segretezza sul progetto, e i documenti sono stati rivelati”.

Probabilmente Motahari fa riferimento al discorso dell’ex premier israeliano Netanyahu, quando nel 2018 svelò al mondo i piani iraniani grazie a 50mila fascicoli trafugati dal Mossad in Iran. Ma, ora che si avvicina la firma del nuovo accordo sul nucleare, l’ex deputato iraniano sostiene che il leader supremo Khamenei abbia annunciato una fatwa, un decreto religioso islamico, che vieta l'uso della bomba atomica, anche se non ne proibisce la costruzione. La risposta ufficiale è stata immediata: un funzionario dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica ha smentito le dichiarazioni di Motahari, affermando che “il programma nucleare della Repubblica islamica è pacifico e non è stato mai orientato militarmente”.

Ma a novembre l'ex capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica Davani aveva affermato di aver lavorato al programma di armi nucleari proprio con lo scienziato Fakhrizadeh, poi assassinato probabilmente dal Mossad. Israele è seriamente preoccupato dal nuovo accordo nucleare che verrà sottoscritto anche dal Presidente americano Biden, così il premier israeliano Bennett lo ha invitato a Gerusalemme perché teme di non poter contare più sugli Stati Uniti come in precedenza per affrontare l’Iran. Intanto Mosca ne approfitta, rafforzando le sue forze armate intorno a Israele con l’invio di truppe e aerei in Siria. Putin vuole chiaramente portare lo Stato ebraico fuori dall'orbita d’influenza americana e imporre la protezione di Mosca. Una scelta difficile quella che il governo Bennett dovrà affrontare, con grandi probabilità di scontentare entrambe le superpotenze.

Massimo Caviglia





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