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Medio Oriente: auto sulla folla e accoltellamenti in una città israeliana; una vittima e diversi feriti

Due palestinesi sarebbero rimasti uccisi invece in Cisgiordania, mentre a Gaza si continua a combattere. Due dei 3 ostaggi, del video diffuso ieri da Hamas, sarebbero morti; lo si desume da un nuovo filmato

15 gen 2024
L'auto lanciata contro la folla

Superata la soglia psicologica dei 100 giorni di guerra, per lo Stato Ebraico parrebbe aprirsi un nuovo fronte; insidioso, imprevedibile. Cittadini inermi, oggi, nel mirino, nella città israeliana di Ra'anana: auto lanciate contro la folla; assalti al coltello. Bilancio un'anziana morta e almeno 17 feriti. Arrestato uno dei presunti autori degli attacchi: un palestinese di Hebron; dove nelle stesse ore infuriavano scontri con Tsahal. A terra sarebbero rimasti un 22enne ed una donna, colpita alla testa da un proiettile.

Spirale di violenza, di rancore, che pare alimentarsi in modo potenzialmente incontrollabile in Cisgiordania. Se a ciò si somma la minaccia del terrorismo interno, per l'esercito israeliano la coperta potrebbe rivelarsi troppo corta; con il grosso delle truppe schierate al confine con il Libano e soprattutto a Gaza, dove il conflitto si sta cronicizzando.

Hamas dal canto suo gioca una partita spregiudicata sul piano comunicativo, facendo leva sugli ostaggi: nervo scoperto per il Governo Netanyahu. A sua volta sotto pressione, a livello internazionale, per la durezza dell'azione nella Striscia; dove è stato aggiornato a 24.100, il bilancio delle vittime. Numeri privi di conferme, ma così elevati da fare ormai dimenticare – nelle cronache – l'innesco della crisi: i massacri di Hamas del 7 ottobre; che hanno finito per destabilizzare l'intero Medio Oriente.

Loop di attacchi e rappresaglie nel Mar Rosso; con gli houthi – a quanto pare - per nulla intimiditi dagli strike anglo-americani dei giorni scorsi sulle proprie posizioni nello Yemen. Un mercantile di proprietà americana, che stava navigando a sud-est di Aden, è stato centrato oggi da un missile balistico antinave; fortunatamente nessun ferito. Attacco che fa seguito a quello di ieri, contro un cacciatorpediniere statunitense; l'ordigno – in quel caso - era stato abbattuto da velivoli militari.

La replica pare non si sia fatta attendere, visti i report di esplosioni nei pressi dell'aeroporto di Hodeida, controllato dalle milizie filo-iraniane. Che ai moniti di Londra e Washington rispondono con una propaganda fiammeggiante. “Lo Yemen si trasformerà nel cimitero degli americani”, ha tuonato uno dei leader di Ansar Allah. Il risultato è una semi-impraticabilità della strategica rotta verso Suez: di fatto zona di guerra. Da qui la decisione del Qatar di sospendere il transito - attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb - delle navi che trasportano gas naturale liquefatto verso l'Europa.





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