Tagliare i finanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi avrà conseguenze catastrofiche per la Striscia. Lo affermano, in una dichiarazione congiunta, i responsabili di diversi organismi ONU: “Il ritiro dei fondi è pericoloso e potrebbe portare al collasso del sistema umanitario nell'area con conseguenze umanitarie e sui diritti umani”. Dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia arriva anche un altro allarme che riguarda circa 19.000 bambini, rimasti orfani o soli, senza alcun adulto che si prenda cura di loro.
Ci sono intanto novità sulla bozza di accordo tra Hamas e Israele: i punti fondamentali del documento prevedono la liberazione di tutti i civili tenuti da Hamas a Gaza durante un primo cessate il fuoco di sei settimane. La scarcerazione di tre detenuti palestinesi, e non di 100-250 come riportato nei giorni scorsi, per ogni ostaggio israeliano che sarà rilasciato. Infine, un riposizionamento temporaneo delle truppe israeliane lontano dalle aree più popolate di Gaza, compreso un significativo aumento del flusso di aiuti umanitari nell'enclave. Nel testo, di due o tre pagine, si parla quindi di pause successive alla prima tregua di sei settimane, durante le quali verrebbero rilasciati i militari israeliani e i corpi degli ostaggi morti in prigionia. La speranza dei negoziatori è che ulteriori proroghe possano portare a una cessazione permanente dei combattimenti che vanno avanti ormai da quattro mesi.