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Patrick Zaki: altri 45 giorni di carcere per lo studente egiziano

L'Università di Bologna organizza una manifestazione online

2 feb 2021
La sagoma di Patrick Zaky all'Università di San Marino
La sagoma di Patrick Zaky all'Università di San Marino

La custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni. Lo ha riferito all'ANSA una sua legale, Hoda Nasrallah, confermando indiscrezioni circolate ieri. È questo l'esito dell'ultima udienza, svoltasi lunedì primo febbraio sulla custodia cautelare dello studente egiziano dell'Università di Bologna detenuto dal 7 febbraio dell'anno scorso con l'accusa di propaganda sovversiva.

Un'ulteriore proroga che, secondo Amnesty International, dimostra come in Egitto i diritti dell'indagato "valgano meno di zero". Patrick passerà almeno un altro mese e mezzo nel complesso carcerario cairota di Tora. "Alla fine c'è la conferma di quello che già si sapeva ieri - dice all'ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia - perché un giudice aveva pensato bene di avvisare la stampa egiziana prima dell'avvocata" di Patrick Zaki, ma "ora è ufficiale: 45 giorni di detenzione, così Patrick entra nel secondo anno di detenzione. Però nel secondo anno entra anche la campagna di Amnesty International, dell'Università e del Comune di Bologna, di tante altre università ed enti locali, di giornalisti, per ottenere quel risultato che otterremo prima o poi, cioè la scarcerazione di Patrick". "Questa vicenda dimostra "ancora una volta che in Egitto le procedure, i diritti, il rispetto per la dignità dei detenuti valgono meno di zero", ha aggiunto.

La Procura generale insomma conferma la volontà di applicare la draconiana legge egiziana che consente fino a due anni di custodia cautelare: "I motivi della sua incarcerazione permangono sempre" e "le indagini proseguono ancora". Tutto ciò, ha ricordato ieri la Farnesina, malgrado grazie a un'iniziativa italiana il caso giudiziario di Patrick sia "l'unico che viene costantemente monitorato da un gruppo di Paesi stranieri" (all'udienza oltre a un diplomatico italiano, erano presenti rappresentanti di Danimarca e Usa). Ancora negli ultimi giorni il ministero degli Esteri, attraverso l'ambasciata italiana al Cairo, ha continuato a "sensibilizzare" le autorità egiziane "al fine di favorire la pronta scarcerazione" dello studente 29enne.

L'Università di Bologna, ha organizzato un evento online per lunedì 8 febbraio alle 8:30 aperto a tutti, sulla pagina Facebook e Youtube Unibo, per presentare al presidente della Repubblica l’insieme delle città italiane che, in modi diversi, hanno mostrato attenzione per Patrick, in questi mesi. "Un appuntamento - scrive UniBo - che vedrà, quindi, unirsi molti sindaci delle città e paesi italiani che hanno preso a cuore Zaki, conferendogli il titolo di cittadino onorario". Fra i partecipanti il Rettore Francesco Ubertini, il Sindaco Virginio Merola e il Governatore Stefano Bonaccini.



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