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Approvati correttivi al Regolamento Consiliare: tempi ridotti e superamento del monte ore

Libera parla di "teatrino indecente". "L'opposizione ha garantito il numero legale e la maggioranza ha richiamato i suoi consiglieri in Aula per votare il provvedimento"

di Monica Fabbri
25 feb 2021
I Capitani Reggenti Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini

Il Regolamento Consiliare viene approvato di notte con 35 voti a favore. Si interviene sui tempi di intervento, riducendoli. Tramonta il monte ore, meno minuti assegnati ai consiglieri, 8 invece che 10, più un bonus di 8 minuti per capogruppo o suo delegato. Forte la razionalizzazione delle istanze d'Arengo: verranno concessi 15 minuti per gruppo. Per Istanze strategiche o con temi etici si potranno, su specifica richiesta, anche raddoppiare i tempi. Sotto la lente anche il Comma Comunicazioni ribattezzato da molti, nel corso degli anni, “Comma varie ed eventuali”. Si interverrà su alzata di mano anche qui con tempi ridotti: 10 minuti a consigliere al posto di 15.




Nicola Renzi parla di deriva, e di un comma “reso ininfluente e svilito”. Non tutte le soluzioni piacciono a Libera e RF, ma al di là delle critiche, la maggioranza sottolinea il proficuo lavoro di mediazione con l'opposizione. Nel corso del confronto tra gruppi, “non c'è stato lo scontro - assicura Giuseppe Morganti - tutt'altro, siamo partiti dalla stessa volontà”. Come però avviene in tutte le mediazioni, ci sono proposte condivise ed altre digerite a fatica. “La maggioranza, puntando al proprio obiettivo - lamenta Nicola Renzi - ha semplicemente condisceso a qualche minimale ritocco temporale, ma non si sono prese in considerazione altre richieste”. Brucia in particolare l'abbandono del monte ore. “Qualificava il lavoro del Consiglio – spiega Morganti – poiché si individuava chi aveva davvero qualcosa da dire. Ora parleranno tutti”. Forti perplessità anche per i tempi di intervento sugli emendamenti: non 5 minuti ma 4. Un solo minuto in meno può sembrare poco – dicono dalla minoranza - ma è tanto se si considerano temi come la Finanziaria.

La sfida era quella di favorire lavori del parlamento efficienti e civili, "in risposta ad una società veloce che necessita – fa notare Francesco Mussoni – di un approccio operativo e concreto e non di dibattiti infiniti".  La maggioranza ritiene quindi centrato l'obiettivo: “verrà garantita – dice – maggior efficienza. Il Consiglio sarà più snello, veloce, con conseguente risparmio di tempi e costi. Non è una riforma – aggiunge – ma correttivi per rendere i lavori più produttivi”.

Libera parla oggi di “teatrino indecente”. “L'opposizione ha garantito per l’ennesima volta” – scrive - “il numero legale. La maggioranza  ha addirittura tentato di sospendere la seduta mezz’ora prima proprio per la mancanza dei numeri necessari”. Quando la Reggenza – continua il partito  - ha deciso di proseguire la seduta, Dc, Rete, Npr e Motus Liberi hanno richiamato in Aula i loro consiglieri per votare il provvedimento. Stigmatizza quindi l’accaduto “che se reiterato – conclude -  rischia di minare le basilari regole di rispetto e garanzia del Consiglio e quindi del paese.






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