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Il compito della felicità

Insegnante assegna a studenti il compito più bello da fare a casa

di Mirco Zani
14 apr 2020
Il compito della felicità

Non il solito tema, non la solita relazione, ma un vero proprio racconto che ruoti attorno ad un eoisodio che li ha resi felici, in questi momenti di reclusione forzata. Un compito davvero originale quello assegnato da un insegnante di italiano e greco, al secolo Nicoletta Tancredi docente del liceo classico “Marco Galdi” di Cava de' Tirreni in provincia di Salerno.  Parlare di felicità in piena tempesta Covid-19 sicuramente non è facile, ma il compito proprio questo chiedeva parlare della propria felicità in questo preciso momento. Certo all'inizio i ragazzi hanno chiesto spiagazioni ma l'insegnante li ha rassicurati spiegando loro ciò che voleva e cioè una "foto-esperienza" della quotidianità che stavano vivendo, ed entrando nel personale cosa li rendesse felici nella loro clausura.



Si era proprio una foto quella che veniva chiesto nel compito, accompagnata da un titolo e con 30 righe di testo a mo di descrizione. I ragazzi hanno recepito e risposto e i risultati sono stati davvero stupefacenti.Sono arrivate foto che ritraevano i ragazzi nelle più svariate attività tra le mura domestiche,chi ha mandato uno scatto mentre faceva la pizza in casa con i familiari titoladolo “Lievito di speranza”. Sempre  per la pizza in casa, alcuni  hanno mandato un sottofondo musicale di “Pizza Felicità”, e infine anche chi ha scattato la foto, sempre in cucina intento a fare i plumcake insieme alla mamma  titolando in maniera accattivante: “Plumcake con gocciole di buonumore”. Ma come era da previsione purtoppo non tutti gli studenti hanno lostesso stato d'animo giocoso e gioioso per alcuni di loro il momento non rientra tra i più felici.



Sono arrivate foto che raccontano di dolore e insofferenza, che raffiguravano i ragazzi alla finestra con espressioni e ttitoli che non lasciano spazio a fraintendimenti come: "La gabbia alata" o "Volare oltre l'orizzonte". Ci sono anche ragazzi che hanno trovato la loro "Oasi di felicità" grazie aloro amico a 4 zampe, chi ha deciso di dare un taglio se pure solo ai capelli mandando la foto in bagno con tanto di forbici in mano aperta su una ciocca condannata a cadere e il titolo: "Diamoci un taglio!".Non sono mancati gli sportivi del gruppo che hanno mandato foto e addirittura video che li ritrae in pieno svolgimento atletico o di danza dal titolo: “Piroetta di felicità”. poi naturalmente c'è chi ligio al dovere si è limitato a fotografare oggetti di vita quotidiana come stendini, scope cestelli di biancheria sporca accanto a lavatrici, ma anche fratelli, sorelle, spremute di arancia titolando: "Io resto a casa". Inutile dire che l'insegnante si è davvero divertita a leggere tutte le descrizioni abbinate alle foto arrivate rafforzando la convinzione che ha davvero donato ai suoi ragazzi attimi di autentica felicità, di gioia ma ricchi anche di spunti di riflessione.


Educare le giovani generazioni a saper trovare la felicità nei luoghi più impensati è insegnarla a sua volta. La felicità si può e si deve insegnarla e credeteci è davvero uno splendido insegnamento. 











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