Ci sono una data e un avversario che segnano l'inizio di uno dei più grandi capitoli del calcio sammarinese. E' il 14 novembre 1990. La Federcalcio del Titano completa quello che il presidente Giorgio Crescentini e il Consiglio Federale avevano iniziato qualche anno prima: San Marino debutta in gare ufficiali, la Nazionale gioca le qualificazioni agli Europee del 1992.
A Serravalle c'è la Svizzera a salutare l'ingresso dei biancoazzurri nel calcio internazionale. E' la Svizzera dell'ex Borussia Dortmund Stéphane Chapuisat e dell'attaccante del Bologna Türkyilmaz. In panchina li guida il tedesco Uli Stielike, uno che la finale del mondiale '82 l'aveva giocata da titolare da calciatore del Real Madrid. San Marino veste l'abito di gala, per una serata che resterà storia e una pagina di un racconto da ricordare.
Una serata fredda quella di Serravalle del 1990, con ancora il sapore delle notti magiche raccontate fino a qualche mese prima. L'emozione della prima volta, di quell'undici di partenza, che rimarrà nella storia la prima formazione ufficiale di San Marino.
Una prima volta di molti, a partire da Giorgio Leoni che su quella panchina aveva preso il posto di Giulio Cesare Casali fermato da problemi di salute. C'era Massimo Bonini al debutto ufficiale. E sì perché contro il Candada Olimpico l'ex juventino era rimasto a guadare. Un derby con il nuovo compagno Türkyilmaz, sotto gli occhi di Gigi Radice in tribuna a seguire la partita.
Le prime di molti. Luca Gobbi, Loris Zanotti, Massimo Ceccoli, Fabio Francini, Ivan Matteoni e Ivan Toccaceli contavano la prima presenza. Un gruppo giovane, al quali si aggiungevano i veterani: Gigi Benedettini, William Guerra, Marco Montironi, Bruno Muccioli e Valdes Pasolini. Una partita nella quale Marco Macina metteva a referto la seconda presenza. Una serata per la storia, alla quale i quasi mille in tribuna hanno assistito con curiosità e stupore, con il piccolo San Marino che in punto di piedi faceva il suo ingresso nel calcio mondiale. 30 anni fa la Svizzera vinceva 4-0 contro i biancoazzurri con le reti di Alain Sutter, Stéphane Chapuisat, Adrian Knup e Frédéric Chassot, ma quella sera del 14 novembre del 1990, era la cosa meno importante di una serata unica.