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Il Calcio del Titano cresce: lo dicono le Coppe Europee

9 lug 2017
La Fiorita
La Fiorita
La svolta vera ci sarà quando il primo club sammarinese riuscirà a superare un turno in Europa. Ma che l'aria sia cambiata o stia cambiando non c'è dubbio.

Per la prima volta infatti non un'exploit dovuto alla contingenza, ma una crescita tecnica ben precisa ha portato 3 squadre a giocarsela e non solo a sognare di giocarsela. A cominciare dalla Champions League, con una Fiorita che poco sapeva di un Linfield con i quale alla prova dei fatti è stata partita alla pari.

Sofferenze territoriali nella partita di andata dove però la squadra di Montegiardino è andata due volte vicina al vantaggio e chissà se avesse fatto gol. Perchè quello subito nel finale ha fatto la differenza anche in un ritorno nel quale gli irlandesi, e questa si è una prima volta, sono scesi a Serravalle con il chiaro intento di difendere il risicato vantaggio anche con il ricorso all'italico ostruzionismo.

E' mancato il gol alla Fiorita, ma aver tenuto tutto aperto fino all'ultima mischia e non aver esultato per uno 0-0 comunque storico è cartina di tornasole del cambio di mentalità. Che ha contagiato anche i club che hanno partecipato all'Europa League. La Folgore che ha giocato a Malta la partita di andata è tornata in patria sapendo che il passivo di 2-0 sarebbe stato difficilmente convertibile, ma alla Stadium ha giocato con coraggio e se magari avesse trovato il meritato vantaggio avrebbe messo a La Valletta quel po' di pressione che avrebbe potuto anche far saltare il banco. Poi il gol avversario è arrivato a chiudere conti comunque non così scontati e i maltesi si trovano al secondo turno dopo aver sudato la maglia e anche aver temuto un po'.

Pure il Tre Penne, che pure ha subito un passivo più ampio, esce molto bene dalla competizione. Contro il più temibile delle tre avversarie, la squadra di Città ha sfiorato quell'impresa meritata nella partita di andata che avrebbe dato altra sostanza e sapore alla sfida. Quando a Skopje, costretti a provarci, i ragazzi di Bizzotto sono partiti bene ma anche qui senza quel gol che avrebbe rimescolato e una volta avanti il Rabotnicki ha dilagato in un finale in cui le gambe pesante hanno reso tutto più difficile. Ma oggi più che mai c'è la consapevolezza, ci sono le prove che passare un turno sarà solo questione di tempo.

r.c.

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