L’8 agosto di 67 anni fa nella miniera di Marcinelle si consumò la più grande tragedia del dopoguerra belga: in un incendio morirono 262 giovani minatori, 136 erano migranti italiani.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha portato il suo messaggio di cordoglio alle autorità del Belgio presenti oggi per le commemorazioni sul luogo della strage. Mattarella ha ricordato la necessità di “mantenere salda la tutela dei lavoratori” in un periodo storico “segnato dall’impatto di molteplici rischi di diversa natura che accresce la precarietà economica e il rischio di sfruttamento di esseri umani”.
In quei mesi del 1956 lavoravano in altre miniere di carbone del Belgio tanti migranti partiti da San Marino, a seguito di un accordo tra i due Stati firmato cinque anni prima.
“È una storia che quindi ci appartiene e parla anche di noi sammarinesi – ha scritto la CDLS (Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi) - è necessario onorare la fatica di tantissimi lavoratori costretti a lasciare il proprio paese e vivere una quotidianità di sacrifici. Una storia che mette al centro il lavoro e il dovere di difendere sempre e ovunque la sua dignità”.
