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Autovelox al confine di Dogana: quasi tutti d'accordo, qualcuno vorrebbe anche i dossi

Dall'inizio dell'anno rilevate 5.381 infrazioni per il superamento del limite dei 50 km/h. La voce dei cittadini: "Anche mia moglie ha la preso la multa ma è giusto: i limiti si devono rispettare. In quel punto ci sono stati anche investimenti mortali"

di Luca Salvatori
14 ago 2023

L'anno scorso erano state 6.962 le infrazioni rilevate dagli autovelox a San Marino. Da febbraio a sul Titano ne sono stati installati altri 5 e il numero delle multe è aumentato notevolmente, raggiungendo quota 9.926, solo nei primi 7 mesi. L'autovelox nei pressi del confine di Stato di Dogana in entrata, con limite ai 50 all'allora, è di gran lunga quello che ha registrato più infrazioni: 5.381 contro le 4.545 di tutti gli altri. I dati sono emersi in risposta ad una interpellanza di Libera che, pur sottolineando l'importanza di iniziative per la sicurezza stradale, con il segretario Matteo Ciacci sostiene che le multe non devono essere utilizzate per far cassa sulle spalle dei cittadini. Abbiamo sentito l'opinione di alcune persone nei pressi dell'autovelox di Dogana e nella stragrande maggioranza sono d'accordo con l'installazione dell'occhio elettronico.

“Qui siamo in centro a Dogana. Se fanno le multe oltre i 50, fanno bene”.

“Per me nessun problema anche perché penso sia giusto un maggior controllo, per la sicurezza”.

“Non va bene il limite di 50 all'ora dopo il confine. Io neanche sapevo dell'esistenza dell'autovelox quindi probabilmente arriveranno multe anche a me”.

“Prima ci hanno sorpassato e andavano veramente veloce. Sulla statale i 70, sì e no...ma dopo l'ingresso il limite dei 50 è giusto”.

“Nessuno si ferma quando qualcuno deve passare sulle strisce pedonali...Oltre al controllo di velocità ci vorrebbe anche un semaforo. Anche mia moglie ha preso la multa ma mi sembra giusto perché il limite si deve rispettare”.

“Bisogna sempre andare piano e se la gente non rispetta i limiti è giusto mettere l'autovelox. Io in quel punto metterei anche i dossi”.

“Qualcosa bisognava fare. Quel punto è sempre molto pericoloso e ci sono stati anche dei casi di investimento mortale”.





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