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Casa, carovita, sanità: gli anziani chiedono aiuto. "Non considerateci solo un numero"

Le federazioni pensionati sammarinesi accendono i riflettori sui problemi che affliggono gli over 65 in Repubblica

di Monica Fabbri
3 ago 2023
Le federazioni pensionati sammarinesi accendono i riflettori sui problemi che affliggono gli over 65 in Repubblica
Le federazioni pensionati sammarinesi accendono i riflettori sui problemi che affliggono gli over 65 in Repubblica

Soli, senza una casa di proprietà, con problemi di salute ed economici, soffocati dal carovita: è l'identikit di tanti anziani che vivono sul Titano, tracciato dalle Federazioni Pensionati delle tre sigle sindacali. Secondo l’OMS San Marino è lo Stato con l’aspettativa di vita più alta al mondo, ma per Luigi Maria Belisardi di Usl è importante interrogarsi sulla qualità della vita di chi è in pensione. “In tanti – avverte - rischiano di rimanere senza un riparo". Punta infatti i riflettori sulle difficoltà degli anziani a pagare l'affitto ma anche a spostarsi da un'abitazione all'altra, quando il privato non è più disposto a dare in locazione il proprio immobile. “La dice lunga – scrive - l’aumento di contratti transitori”.

Parte dai dati della sanità sammarinese il Segretario FUPS Elio Pozzi, che guarda alla medicina di base: “Con circa 1.500 residenti in più – spiega - è impensabile avere la stessa qualità che avevamo in passato”. L'attenzione si sposta poi sul Casale la Fiorina, nato come casa di riposo ma diventato nel tempo una residenza sanitaria assistita, dove sono presenti molti anziani che hanno bisogno di assistenza continua. Da tempo si parla della necessità di ampliarla, portando a compimento il terzo lotto, già previsto al momento della sua progettazione. Problema annoso – sottolinea il Segretario della FNPS Pier Marino Canti: un'urgenza per gli over del Titano considerando – fa presente - la mancanza in ospedale di un reparto di lunga degenza. “I posti al Casale sono limitati, e tra Csdl e Cdls – dice – si fanno circa 500 pratiche per tenere gli anziani a casa. Ma quando certe situazioni diventano insostenibili a causa di patologie come Parkinson e Alzheimer e la badante non basta più, dove mandarli? Piuttosto che stipulare convenzioni con residenze fuori confine, sarebbe più opportuno investire in territorio, costruendo la terza ala della casa di riposo”. Infine, l'amara considerazione: “La voce dei pensionati non viene ascoltata. Gli anziani sono considerati solo un numero”.





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