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In Marocco il lavoro dei soccorritori e le preghiere nelle moschee

Morti 4 francesi

10 set 2023

Hanno dormito per strada, fuori, nelle piazze. La notizia che il bilancio ha abbondantemente superato le 2000mila vittime arriva qui, tra sopravvissuti sotto choc, nel cuore della città ferita, mentre in tutte le moschee del Marocco si sono susseguite le preghiere per rispettare le vittime del terremoto. A Marrakech, dove si è sentita chiaramente la seconda scossa di oggi dopo quella che ha devastato la regione venerdì notte, non si è verificata alcuna interruzione di corrente e ristoranti e attività commerciali erano aperti. Ma nella parte vecchia della città, patrimonio dell’umanità, diversi edifici hanno subito danni. La popolazione locale ha portato aiuti umanitari ovunque, cibo, acqua e altri rifornimenti in sacchi mentre negli ospedali non si conosce più sosta dalle 23,11 di venerdì. Le squadre di soccorso hanno continuato a cercare sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati, con sforzi, secondo quanto riferito, ostacolati dalle strade bloccate lungo il percorso verso alcune delle aree più colpite delle montagne dell'Alto Atlante, dove nei villaggi si celebrano i primi funerali. Il lavoro dei soccorritori è ostacolato dalle strade bloccate e la macchina degli aiuti non è in funzione come dovrebbe perché il Marocco non ha ancora avanzato la richiesta alla comunità internazionale. Ancora bloccata sul passo del Tizi n' Test, sull'Atlante, la famiglia italiana in vacanza in Marocco che ieri è rimasta isolata in hotel. Morti invece quattro turisti francesi, così come confermato o il ministero degli Esteri di Parigi. 





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