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Le donne al voto. Una mostra per celebrare i 50 anni da una conquista storica

Nel 1973 per la prima volta le donne ebbero accesso all'elettorato passivo. La mostra, alla Pinacoteca San Francesco, ripercorrerà la lunga strada verso il traguardo.

di William Marzi
22 set 2023

Taglio del nastro alla Pinacoteca San Francesca per la mostra che celebra i 50 anni dalla legge che il 10 settembre 1973 diede anche alle donne la possibilità di essere elette a San Marino.

Sui pannelli allestiti, insieme a documenti, video e fotografie, c’è però la testimonianza che la strada da percorrere per una vera uguaglianza politica è ancora lunga. A San Marino tra gli ultimi 196 Capitani Reggenti le donne sono state 19 mentre solo 9 nello stesso arco di tempo hanno ricevuto incarichi di governo.

Numeri che arrivano anche dal ritardo con cui il Titano concesse alle donne l’elettorato passivo e la mostra, aperta fino al prossimo 19 novembre, rivivrà le battaglie che hanno portato alla conquista del voto femminile in Italia e a San Marino. Un passaggio fondamentale per ogni vero Stato Democratico.

“Ci pareva importante mettere in mostra questa vicenda affinché anche le nuove generazioni la conoscessero – ha detto la curatrice Valentina Rossi - soprattutto perché molte immagini esposte sono del tutto inedite".

Presente al taglio del nastro anche il Segretario alla Cultura Andrea Belluzzi che ha ringraziato tutti i curatori della mostra mentre anche dal Direttore degli Istituti Culturali Paolo Rondelli è arrivato un messaggio alle nuove generazioni: “I diritti non sono una cosa scontata, i diritti vanno celebrati ogni giorno e ne vanno ricordate le conquiste ai più giovani che spesso danno tutto per conquistato. Bisogna invece continuare a lottare, anche per mantenere quello che si ha".

L’ala italiana della mostra ha voluto invece indagare come l'opinione pubblica accolse l'accesso delle donne alla vita politica nel 1946. La risposta è che l'attenzione era più sull'apparenza fisica che sulle competenze. Discorsi simili, troppo simili a quelli odierni. "Ancora oggi molto spesso i media insistono su quello che è il look delle parlamentari – ha spiegato la Docente dell’Università di Siena Patrizia Gabrielli - delle ministre e questo è un modo per deviare l'attenzione su aspetti più futili che non hanno nulla a che vedere con la politica”.

Nel servizio le interviste a Valentina Rossi (curatrice della mostra), a Paolo Rondelli (Direttore degli Istituti Culturali), e alla Professoressa Patrizia Gabrielli (consulente scientifica della mostra e docente di Storia contemporanea e Storia di genere all’Università di Siena).






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