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Orazione ufficiale: il dialogo per la costruzione della pace

2 apr 2006
Orazione ufficiale: il dialogo per la costruzione della pace
“L’altro diviene un nemico solo quando non lo conosciamo”. Nel pronunciare l’orazione ufficiale, durante la cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti, Monica Maggioni parte dalla sua esperienza di giornalista, inviata in Medio Oriente. “Paura e ignoranza ci fanno percepire solo la minaccia dell’altro – dice – mentre nel dialogo la paura se ne va, lasciando spazio ad opportunità di incontro”. Dall’Iraq, dove ha incontrato musulmani che non sono estremisti; all’Iran, dove ha imparato che la moschea è il centro della vita di tutti i giorni, non solo luogo religioso, ma di incontro e di aiuto… tutte esperienze che danno consapevolezza di come la pace nasca solo dalla conoscenza profonda dell’altro e dal reciproco riconoscimento di dignità, diritti e doveri. Monica Maggioni, citando il teologo Kung, sottolinea che un mondo mutato politicamente nel senso della globalizzazione richiede un cambio di mentalità, guardando alla differenza come ricchezza e non come minaccia: “Sono le identità deboli che temono il confronto, che, invece, rafforza le strutture sociali”. Crea così un parallelo con la storia di San Marino, costellata di esempi di accoglienza: fu dimora di un santo profugo, ospitò Garibaldi nel 1849, ospitò i rifugiati riminesi nella seconda guerra mondiale: “Un piccolo stato, che ha saputo accogliere e ascoltare e che oggi, rimanendo libero e neutrale, è capace di dialogare con le istituzioni internazionali, forse meglio di quanto facciano i grandi”. Citando l’orazione ufficiale tenuta dal Carducci nel 1894 sulla “Libertà perpetua” trae il suo augurio: “Che il piccolo stato non travolto dalla forza delle cose possa essere esempio virtuoso da studiare, esportare, che sia stimolo e modello”. Un ruolo, quello dei piccoli stati nel contesto internazionale, ribadito dalla giornalista Monica Maggioni nell’intervista concessa alla San marino Rtv: “Il problema non è la dimensione degli stati – ha detto – ma la direzione del loro agire. San Marino ha una grande storia di libertà e di molteplici collaborazioni in campo internazionale. Per questo rappresenta un esempio importante”.

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