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SPECIALE MEETING PER L'AMICIZIA FRA I POPOLI 2005

28 ago 2005
Una sfida che non finisce mai. Archiviato il Meeting della libertà, arriva il Meeting della ragione: annunciato già il tema della XXVII edizione “la ragione è esigenza di infinito che culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti”. Si chiude una edizione storica del Meeting, per Cielle la prima senza Don Giussani e la prima di Julian Carron. I numeri sono quelli di una manifestazione consolidata e attesa: decine di migliaia di presenze nelle 7 giornate di incontri e dibattititi (ben 150) con i più grandi rappresentanti della politica e istituzioni, della cultura, dell'arte. Non solo dibattiti, ma anche 15 spettacoli e 16 mostre. 11mila visitatori solo nella settimana della manifestazione, alla Mostra di “Costantino il grande”, che si avvia così verso gli 80mila ingr4essi complessivi.
Passa il testimone alla prossima edizione il Meeting degli uomini, credenti e non credenti, che si sentono liberi e che difendono appassionatamente la libertà di tutti. Dalla viva esigenza di libertà alla viva esigenza di imparare ad usare la ragione, senza opporla inutilmente alla fede.

Giornata conclusiva per la XXVI edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli. In mattinata l'intervento del ministro per l'economia italiano Domenica Siniscalco nell'ambito dell'incontro a tema 'Don Bosco oggi: la nuova formazione professionale'. Nel pomeriggio l'incontro conclusivo per la persentazione della nuova edizione di un testo basilare per Cielle: 'Il Rischio educativo' di Luigi giussani. L'incontro, introdotto da Giancarlo cesena, vede la partecipazione di Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Unicredito.

26 agosto - Fini e Berardi parlano di 'Orizzonti di pace'
Al Meeting di Rimini Auditorium colmo per l’intervento che ha visto la partecipazione del segretario di stato Fabio Berardi, del ministro italiano Gian Franco Fini, del ministro degli esteri dell’Afghanistan Abdullah Abdullah e del ministro degli esteri irakeno Hosyar Al Zebari. Tema del dibattito: 'Orizzonti di pace'. Un incontro storico: dalle due aree più tormentate del mondo arrivano le testimonianze dei rappresentanti politici sugli anni della guerra e della difficile ricostruzione, prima in Afghanistan, poi in Iraq dove, dopo la lotta per la democrazia – dice il rappresentante degli esteri – “ si attende un futuro legato alla approvazione della costituzione”. E’ il segretario agli esteri, Berardi, ad esprimere apprezzamento per gli sforzi fatti verso la democrazia e solidarietà ai due paesi, che hanno cercato di sradicare il culto della morte, indicando nella cooperazione la via per la pace.
E’ poi stato il ministro agli esteri italiano, Fini, a dichiarare: “Pace non è il silenzio delle armi, ma il riconoscimento della civiltà e del valore dell’uomo. E’ errato parlare – ha aggiunto Fini – di scontro di civiltà, si è trattato di uno scontro tra la civiltà e la barbarie”.
26/8/05 - Dibattito sull'informazione
Grande interesse ha destato il dibattito sull’informazione intitolato “le parole sono pietre” a cui hanno preso parte il direttore de “Il Giornale” Maurizio Belepietro; il direttore del “Sole 24 ore” Ferruccio De Bortoli; del Tg2 Mauro Mazza e del “Quotidiano Nazionale” Giancarlo Mazzuca.
26/8/05 - Mons. Negri interviene su “Liberta’, diritto, norma”
Nuovo intervento del vescovo di San Marino-Montefeltro Monsignor Luigi Negri nell’ambito del dibattito su “Liberta’, diritto, norma”, a cui hanno partecipato il cardinale primate d’Ungheria - Peter Erdo - e Giorgio Feliciani, docente di diritto canonico ed ecclesiastico all’Università Sacro Cuore di Milano.

25/8/05 - Frattini: '2008 anno europeo del dialogo multiculturale'
Tre incontri sulla libertà, tre aspetti di libertà. Quella davanti al terrorismo, fra Europa e Mediterraneo: Franco Frattini, Commissario Europeo alla Giustizia e Giuseppe Pisanu, ministro italiano all’interno, politica e istituzioni, siedono per trovare un punto medio tra libertà e sicurezza dei popoli. E’ Frattini ad invocare la cooperazione internazionale come arma per sconfiggere la minaccia più alta per l’uomo, quella alla sua libertà di vivere. “Dall’Europa - assicura – arriverà la risposta politica e militare, con iniziative per capire le modalità di reclutamento dei terroristi, le fonti di finanziamento' e lancia per il 2008, l’anno europeo del dialogo multiculturale.
Poi la dimensione storico-politico della libertà: è Monsignor Negri ad intervenire al dibattito “Libertà e liberalismo”: “Libertà è una parola forte – dice il vescovo di San Marino e Montefeltro – e non può essere separata dalla parola Chiesa”.
Infine, l’approccio razionale al concetto di libertà. Arriva per la prima volta al Meeting, e Cl appalude l’uomo laico con il quale ha combattuto la battaglia contro i referendum sulla fecondazione assistita. Giuliano Ferrara, direttore del Foglio interviene a 'Superlaici', siede a fianco di Cielle, mosso dagli stessi interrogativi e desideri, dallo stesso modo di sentire la vita e chiedere libertà.

25 agosto - Il Meeting ricorda Giovanni Paolo II
Comunione e liberazione – ha detto Don Julian Carron, all’inizio dell’incontro 'ha nei confronti
di Papa Wojtila un debito impagabile'. 'Il riconoscimento pontificio che Giovanni Paolo II ha dato alla nostra aggregazione, la paternità che ha avuto nei nostri confronti ha segnato e segnerà la nostra storia'. Poi ha preso la parola Mario Agnes, direttore dell’Osservatore Romano, l’organo di stampa che più di ogni altro ha seguito Giovanni Paolo II nei suoi oltre 26 anni alla guida della Chiesa Cattolica: un pontificato – ha detto Agnes – che giganteggia nella storia. Un racconto minuzioso, dettagliato, partecipato quello del Direttore dell’Osservtaore Romano, di fronte alle migliaia di persone che gremivano l’auditorium centrale. “Siamo qui per dirgli che gli abbiamo voluto bene. Che gli vogliamo bene. Dalla finestra del cielo – ha poi affermato Agnes, citando una frase di Benedetto XVI – ci guarda ad uno a uno. Lui e’ qui”. Ricordati alcuni dei momenti piu’ importanti e qualificanti del pontificato di Woitila. Dall’attentato – che secondo Angnes l’ha fatto martire anche se è sopravvissuto – alle parole dure rivolte ai mafiosi in Sicilia: ”Convertitevi!!”, alle frasi che l’hanno accompagnato fin dall’inzio del suo mandato papale ”Non abbiate paura”, “spalancate le porte a Cristo”. Momenti toccanti che la platea ha ricambiato con una lunga standing ovation, cominciata per omaggiare Agnes e proseguita per oltre 2 minuti, in memoria di Govanni Paolo II.

24 agosto - Dialogo Formigoni e RutelliMolta attenzione ha catalizzato il faccia a faccia tra il leader della margherita Francesco Rutelli e il governatore della regione lombardia Roberto Formigoni. Tra i due leader prove di dialogo. Il governatore della Lombardia Formigoni, che ha ribadito 'il candidato premier della casa delle libertà è Berlusconi', ha proposto un accordo bipartisan sui grandi temi del futuro, aupsicando una convergenza sulla rifoma di Bankitalia e sulla tassazione delle rendite finanziarie. Pronta la replica di Francesco Rutelli: 'Dobbiamo - ha detto - creare le condizioni perché nella prossima legislatura le scelte importanti possano essere prese insieme'.

24 agosto - Mons. Negri al dibattito sull'etica nella sanità
Senza nulla togliere agli altri protagonisti del dibattito su “etica, liberta’ e impresa nella sanita’”, l’intervento certamente piu’ atteso e apprezzato è stato quello del vescovo di San Marino-Montefeltro monsignor Luigi Negri. Ha parlato per pochi minuti, strappando applausi a scena aperta. Per i ragazzi del meeting, e non solo per loro, il pensiero di Monsignor Luigi Negri costituisce un importante riferimento: una guida. Da Platone a Kant, da kant a san Francesco, il Vescovo di San Marino-Montefeltro ha parlato di liberta’, verità, dell’uomo nella sua dimensione terrena e nella sua relazione con Dio. Del riconoscimento di noi stessi negli altri, anche quando gli altri sono diversi, o malati. 'Ospedale – ha detto – deriva da ospitalità ed ospitalità significa accogliere chiunque, sempre'.

24 agosto 'Non mi hanno fatto male': Giulio Andreotti al Meeting“Non mi hanno fatto male”. E’ il titolo del libro del giornalista Renato Farina, ma la frase è di Giulio Andreotti e si riferisce alle sue vicende giudiziarie, alle pesanti e gravi accuse di collusione con la mafia, conclusesi con l’assoluzione. “Mi considero un uomo fortunato – ha dichiarato il senatore – e dopo tanti anni di tappeti rossi, aver camminato per un pò sulla carta vetrata ha bilanciato la situazione. E’ stato un acconto di purgatorio. Non porto rancore a nessuno, ma vorrei dire “non lo fate piu”. Ma il senatore, grande amico da sempre del Meeting, ha parlato anche di molti altri temi, cari al popolo di Cl e non solo. Papa Ratzinger lo vede come una continuita’ nella novità, rispetto a Giovanni Paolo II. E sulla recente giornata mondiale della giovenù di Colonia ha dato un saggio del suo proverbiale sarcasmo, alludendo ai problemi organizzativi della manifestazione tedesca, non senza un pizzico d’orgoglio italico ha detto:“Anche Bossi a questo punto dovrebbe rivalutare Roma,” che ha saputo ospitare al meglio milioni di pellegrini per la morte di Giovanni Paolo II. E poi il ritiro degli israeliani da Gaza “ un doloroso passo in avanti” ha dichiarato “che forse solo un falco come Sharon avrebbe potuto realizzare”. Non poteva mancare un riferimento al tema sempe d’attualità della fecondazione assistita” la legge è perfettibile – secondo Andreotti – ma il mercato degli embrioni è avvilente”.

24 agosto
Oggi il Meeting di Comunione e Liberazione si apre alle 11.15, con un dibattito dedicato al tema 'la scuola è viva' a cui partecipa Charles Glenn, professore alla Boston University. Sempre alle 11.15 Renato Farina, vice direttore di 'Libero', presenta il libro di Giulio Andreotti non mi hanno fatto male. Partecipa l’autore. Alle 19.00 dibattito Formigoni-Rutelli. E questa sera invece alle 21.00 al 105 Stadium l'XVII trofeo San Marino basket quadrangolare tra Italia, Turchia, Irlanda e Finandia.

23 agosto
Il giorno della Reggenza
Una visita consolidata, quella dei Capitani Reggenti al Meeting per l'amicizia fra i popoli, per riaffermare una collaborazione proficua tra la Repubblica di San Marino e la manifestazione riminese. A guidare i Capi di Stato, Fausta Morganti e Cesare Gasperoni, una delegazione di governo composta dal segretario all'informazione, Giovanni Lonfernini, e dal segretario al territorio, Giancarlo Venturini. Nel consueto incontro con la Presidente del Meeting, Emilia Guarnieri, è stata ricordata la decennale collaborazione con San Marino non solo negli eventi sportivi. La presenza al colloquio del vescovo di San Marino e Montefeltro, Monsignor Luigi Negri, ha permesso uno scambio di battute sulla sua partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, insieme ai giovani sammarinesi e di ricordare l'importanza del ruolo della neonata fondazione, a San Marino, dedicata a Giovanni Paolo II. Dal segretario Lonfernini viene la proposta alla Presidente del Meeting di consolidare, in futuro, il rapporto esportando logisticamente a San Marino eventi culturali e convegnistici. la visita dei Capi di Stato è proseguita nei padiglioni della Fiera con una tappa agli stand della Compagnia delle Opere per illustrare le attività di imprese, cooperative e realtà no profit di caritativa, assistenza al disagio, all'hadicap e aiuto all'inserimento lavorativo. i Capi di Stato si sono poi spostati nello stand della Repubblica di San Marino per un saluto ai desk dell'Ufficio del Turismo e dell'Azienda Filatelica e Numismatica e per la visita alla mostra che espone, per i visitatori del Meeting, simboli e storia della Repubblica.

23 agosto 2005
L'intervento del segretario di Stato per l'informazione e protezione civile, Giovanni Lonfernini
Politica e solidarietà, intervento politico e cooperazioni dinnanzi alle crisi umanitarie. Sono i temi affrontati dal segretario di stato alla protezione civile, Giovanni Lonfernini, nell'aprire l'incontro sul futuro dell'infanzia nei contesti di conflitto. Analizza il ruolo di San Marino lungo tre dimensioni della cooperazione: In primo luogo, il rapporto con le organizzazioni internazionali come l'ONU, primario agente di cooperazione e di sicurezza, e cita il sostegno di San Marino alla proposta italiana di riforma del Consiglio di Sicurezza. Poi, la collaborazione della Repubblica con le organizzazioni non governative, dalla Croce Rossa, all'AVSI, attiva anche a San Marino nel sostegno di molte cause umanitarie. Infine, San Marino come società civile solidale, citando la solidarietà mostrata verso le popolazioni fuori confine durante la II Guerra Mondiale. Dal segretario, poi, il riferimento al titolo del Meeting - libertà come bene più grande per l'uomo: 'San Marino - dice - è chiamata terra della libertà, paese che si fonda sui principi cristiani che chiamano a collaborareper garantire il diritto allo sviluppo. ma - aggiunge - non c'è libertà fra catastrofi, fame e povertà., Le popolazioni con cui si coopera devono avere gli strumenti per mantenere autonomamente la libertà. e la sfida - coclude - si colloca sul piano della libertà di ogni uomo di cooperare allo sviluppo del bene comune'. Dal palco, sono venuti gli esempi di cooperazione - quella italiana, della protezione civile e del Ministero degli Interni (presente il sottosegretario Alfredo Mantica). Ma soprattutto le testimonianze di infanzia negata, come quella, toccante, di Suor Angela, missionaria in Kenya, dove l'accesso alla maturità è segnato da pratiche violente, umilianti, mutilanti come l'infibulazione.

22 agosto
Proseguono gli incontri del Meeting: nel pomeriggio forse quello più atteso per Comunione e Liberazione.
L'intervento di Julian Carron
Un applauso tenuto per 2 minuti. E’ l’appuntamento più atteso per il popolo di Comunione e Liberazione. Si un popolo, compatto, numeroso e improvvisamente silenzioso per l’incontro con Julian Carron. Spiega il filo conduttore di questa XXVI edizione del Meeting, tratto dal Don Chischiotte di Cervantes “La libertà è il bene più grande che i cieli abbiano donato agli uomini”. I ciellini invadono l'auditorium, piena la sala 3, piene tutte le altre collegate in video. Il meeting si ferma: tutti gli schermi della fiera trasmettono in contemporanea quel solo discorso. Almeno 10 mila persone sono sedute nelle sale; quelle all’esterno, sedute per terra, in piedi…. Non si contano. Dopo l’applauso solo lsilenzio.
Si parla dui libertà, quella vera, non la libertà dell’assenza di legami, ma quella che deriva dalla capacità di scelta, dall’adesione totale a quello che più ci corrisponde.
E’ la giornata di Cielle, che con una partecipazione impensata, nel primo Meeting senza don Luigi Giussani, riconosce e saluta la paternità di Julian Carron.

La ricetta di Tremonti per un'Europa competitiva
“Per l’UE è finita l’età dell’oro; ora ha davanti tempi di ferro”. Dopo il duro intervento di ieri del presidente del Senato, Pera, al Meeting dell’amicizia fra i popoli si parla ancora di Europa, questa volta in chiave economica, con il vice presidente del consiglio dei ministri, Giulio Tremonti. Per spiegare la politica di domani fa un quadro della situazione attuale: “L’Europa, - dice – è stata colta impreparata dalla globalizzazione per struttura economica, culturale e politica. Invece di andare verso l’apertura, come hanno fatto tutti i paesi del mondo, ha scelto la strada della regolamentazione”. Ci sono troppe regole per poter essere competitivi, sembra dire Tremonti e il chiaro riferimento va all’economia asiatica, in particolare alla Cina. Poi detta la sua ricetta per una Europa che voglia riguadagnare forza economica: predere tempo, per convertire il nostro modello industriale e proteggere produzione e lavoro, chiedendo uguali standard di legalità. Poi, finanziare i progcessi di riconversione e investimenti in ricerca utilizzando il meccanismo del debito pubblico europeo, già impostato ai tempi della Cmmissione Delors. Infine, attivare i capitali esteri con una apposita politica fiscale. Ad introdurre Tremonti il presidente della Fondazione della Sussidiarietà, Giorgio Vittadini che ha detto: “Noi non siamo per una politica di destra o di sinistra, ma per una politica in funzione della competitività del sistema economico”.



21 agosto 2005
Si apre il Meeting di Rimini
La 26ª edizione del Meeting si è aperta questa mattina con la Concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Rimini, Monsignor Mariano de Nicolò. Oltre 5000 persone hanno preso posto nel grande auditorium e nella sala vicina per seguire il rito, proiettato su tutti i maxischermi distribuiti nei vari spazi della Fiera. Al termine della funzione il popolo di Cl si è simbolicamente unito ai giovani di Colonia, con un collegamento video con la Giornata Mondiale della Gioventù, per la recita dell'Angelus di Papa Benedetto XVI. Attraverso il cardinal Sodano, il Pontefice ha manifestato al vescovo di Rimini la sua vicinanza spirituale all'evento. Un messaggio che invita a perseguire la libertà nel segno di Dio poiché 'Solo Gesù rende liberi. La lettera continua parlando del tema di quest'anno, che 'è di straordinaria importanza in un momento storico e culturale nel quale nulla è così frainteso come il termine libertà. Dio ci vuole liberi, ci ama in quanto liberi, a tal punto che accetta il rischio che noi abbiamo ad allontanarci da Lui pur di salvare in noi la possibilità di riconoscerlo senza interiori costrizioni'. Calorosi applausi si sono poi levati dalla platea quando a Colonia un prelato ha ringraziato Papa Ratzinger, quando è stato citato Giovanni Paolo II e, infine, quando è stato annunciato che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù si terrà nel 2008 in Australia.
Meeting: 'Democrazia è libertà?' - L'intervento del Presidente del Senato, Marcello Pera
Torna il Meeting, tornano i grandi personaggi della politica e torna il Presidente del Senato, Marcello Pera, per la II volta ad inaugurare il ciclo di incontri della settimana. Per tema una domanda: “Democrazia è libertà?” subito il politico lancia la sfida: creare un dialogo, una alleanza tra credenti e laici per riaffermare l’identità democratica europea. Strizza l’occhio al popolo di CL, oltre 4000 persone all’auditorium della Fiera, ed annuncia le ragioni di quella che chiama “una Europa in crisi, preda della minaccia del mondo islamico”. Segni di crisi per l’Europa sono l’aver negato, nella propria costituzione, l’esistenza di radici cristiane; crisi nell’impedire di esibire simboli, dalla croce al velo; o nell’aver promosso leggi che disgregano la famiglia; crisi di una popolazione che diminuisce nei numeri; crisi nel multiculturalismo che vuole tutte le culture uguali. “Una risposta sbagliata dall’Europa – dice Pera – quella che protegge le culture senza proteggere l’individuo”. E allora tenta di rispondere alla domanda “Democrazia è libertà?: sì, se si trova una identità, un fondamento morale comune”. Ai giovani e a Comunione e Liberazione affida un compito: quello di risvegliare laici e credenti. E’ un discorso forte contro il relativismo ad aprire il Meeting, oggi salutato non solo da Papa Benedetto XVI, ma anche dal messaggio del senatore a vita, Francesco Cossiga, che a CL dice “La vostra fede è preziosa per la Chiesa” e del presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, che vede nel Meeting un momento prestigioso per riflettere sui valori.

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