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Strage in scuola elementare Usa: 27 i morti, 20 sono bambini

15 dic 2012
Strage in scuola elementare Usa: 27 i morti, 20 sono bambini
Strage in scuola elementare Usa: 27 i morti, 20 sono bambini
12.30 - Adam Lanza, 20 anni, ha ucciso 20 bambini e 6 adulti sparando con 4 pistole. Soffriva di disturbi della personalità di tipo autistico, secondo quanto ha riferito il fratello Ryan alla polizia. Il giovane abitava con la madre Nancy, ha sparato anche a lei prima di recarsi alla scuola. Dopo la strage, si è suicidato. Dalle ultime notizie pare però che la madre non insegnasse alla scuola Sandy Hook. Adam, vestito di nero, con indosso un giubbotto antiproiettile, ha sparato all'impazzata almeno un centinaio di colpi: all'ingresso ha subito freddato la preside e lo psicologo dell'istituto. Grande costernazione dal presidente Obama, commosso quasi fino alle lacrime: e si stanno raccogliendo moltissime firme per chiedere alla Casa Bianca una legge contro le armi.

10.00 - Sono 20 i bambini, tra 5 e 10 anni, uccisi in una sparatoria in una scuola elementare in Connecticut. In tutto i morti sono 27, un'intera classe sterminata. Sei bambini si sono salvati nascondendosi in un armadio. L'assassino, Adam Lanza, 20 anni, trovato morto, avrebbe agito con un complice.
Il New York Times scrive che il ragazzo era affetto dalla sindrome di Asperger, considerata una grave forma di autismo. La fobia sociale e la personalità schizoide sono tra i sintomi di questa malattia degenerativa. Adam era intelligente e aveva alti voti in matematica anche se, secondo le testimonianze raccolte dai suoi ex compagni, non aveva finito il liceo.
Ancora poco chiara la dinamica: prima avrebbe ucciso il padre a casa, poi nella scuola la madre insegnante e i bambini. Il giovane soffriva di disturbi mentali. interrogato anche il fratello, primo sospettato quale complice di Adam, ma risulterebbe estraneo. Obama commosso promette: "Troppi casi come questo negli ultimi anni, non deve ripetersi" e torna la polemica sulla detenzione facile di armi negli USA.
L'Iran ha fatto le condoglianze ai familiari delle vittime. Lo riferisce l'agenzia iraniana Isna citando il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehmanparast. Il portavoce ha espresso "rammarico per le uccisioni degli scolari" e si è "appellato alla società americana affinché partecipi al movimento contro la guerra e le uccisioni di persone innocenti che avvengono in diverse parti del mondo", riferisce l'agenzia.
"I bambini e ragazzi di Gaza, Usa, Afghanistan, Pakistan, Iraq e Siria non sono diversi dal punto di vista umano" e "tutti" i governi "dovrebbero fare quanto in loro potere per ristabilire la pace e assicurare la tranquillità per la popolazione del mondo". Usa e Iran non hanno rapporti diplomatici fin dalla nascita della repubblica islamica ma da Teheran, come nel caso di calamità, giungono talvolta messaggi di solidarietà.
"Gli americani sono un grande popolo, sapranno reagire" ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri Giulio Terzi esprimendo "orrore per la strage di bimbi innocenti" alla Sandy Hook Elementary School. "I miei pensieri e cordoglio vanno alle famiglie" delle vittime, ha aggiunto Terzi.
Il presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera in merito alla strage di bambini nel Connecticut: "Ancora una volta siamo costretti a commentare una strage di bambini. Questa volta in una scuola elementare. Le esplosioni di forme estreme di violenza sembrano privilegiare ancora una volta luoghi destinati allo sviluppo e alla vita serena dei bambini. Luoghi che dovrebbero essere destinati alla realizzazione dei diritti, non alla loro totale negazione". "La violenza - ha osservato - va prevenuta e contrastata, ma è necessario prevedere anche adeguate misure di recupero che possano contribuire a spezzare il circolo vizioso delle violenze sui bambini. Esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie delle piccole vittime e ci uniamo all'impegno di tutti coloro che, a diverso titolo, si impegnano quotidianamente affinché tragedie come queste non avvengano più".

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