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Verso il ripristino della mascherina al chiuso, Iss: “Favorevoli alla terza dose eterologa”

L'8 novembre l'avvio ufficiale della campagna vaccinale per il richiamo. "L'intenzione è vaccinare tutti", afferma Ceccarini

27 ott 2021
Verso il ripristino della mascherina al chiuso, Iss: “Favorevoli alla terza dose eterologa”

In conferenza stampa il direttore sanitario Iss, Sergio Rabini, rileva una fase di crescita dei contagi e dei ricoveri in ospedale, soprattutto nelle ultime settimanale, quindi a circa un mese dall'inizio delle scuole. “Se continuiamo così – afferma -, supereremo il picco dei contagi della terza ondata e non possiamo permettercelo”. Rabini anticipa che il 3 novembre si riunirà la commissione vaccini che chiederà al governo il ripristino, il prima possibile, dell'obbligo della mascherina al chiuso. Abitudine – sottolinea - mai abbandonata all'interno dei locali dell'Istituto sicurezza sociale. Dopo aver ringraziato tutte le persone che si sono sottoposte alla vaccinazione anti-Covid, Rabini rileva che si sono verificati otto casi di reinfezione a distanza di quattro, sei o nove mesi. Si tratta di persone di età diversa. Motivo per cui ritiene necessaria, per tutti, la terza dose di richiamo. Ed apre alla vaccinazione eterologa, quindi un vaccino diverso rispetto a quello somministrato nelle prime due dosi: “È più efficace di quella omologa”, afferma, precisando. “Per il via libera all'eterologa stiamo solo aspettando autorizzazioni di carattere burocratico e non sanitario”. Il direttore sanitario dell'Iss non esclude però una terza dose di Spuntik: “Visti i buoni rapporti coi colleghi russi, stiamo parlando con Gamaleya, ma ancora non abbiamo protocolli definiti e certezze in merito”. Per il momento – aggiunge - “abbiamo programmato di fare Pfizer su Pfizer, ma la terza dose eterologa – ripete - è molto più efficace rispetto a quella fatta con lo stesso vaccino”. In vista del prossimo weekend lungo, Rabini chiede di evitare assembramenti e di non abbassare mai la guardia.



“San Marino ha raggiunto una sua importante immunità – spiega Pierluigi Arcangeli, responsabile gruppo Covid territoriale -, con oltre l'82% della popolazione vaccinata, ma sono diversi i fattori che hanno fatto innalzare i contagi”. A partire dall'arrivo della stagione autunnale - “il Covid è un virus respiratorio, quindi si trova bene con la diminuzione delle difese immunitarie” - alla presenza, già segnalata in Emilia-Romagna, di una variante della variante. E ancora l'abbassamento degli anticorpi - “che non sono eterni” - per quantità e qualità, e uso più "rilassato" dei presidi di protezione. “Sarà dunque necessaria una terza dose”, afferma Arcangeli. “Quello che conta, in ultima analisi, è la risposta della struttura sanitaria nel suo complesso”, spiega. L'ospedale deve essere duttile e pronto ad aprire padiglioni di isolamento in poche ore. Finché è possibile – spiega - è bene lasciare il virus fuori dall'ospedale. Il gruppo Covid, in ogni caso, non è mai stato smantellato ed ora, con i casi in crescita, è stato “risvegliato”.

Prende poi la parola Agostino Ceccarini, responsabile Uoc Cure primarie e della campagna vaccinale. Riguardo alla terza dose precisa che “l'intenzione è quella di vaccinare tutti, partendo dalle categorie più esposte e fragili”. “Una vaccinazione eterologa – rileva - è già stata fatta in Italia” e porta l'esempio dei vaccinati con la prima dose di Astrazeneca, che si basa su adenovirus, che hanno poi fatto Pfizer o Moderna, quindi a m-Rna. E Lo stesso accadrà per Johnson&Johnson. Anche se sono già state somministrate dosi agli ospiti dell'RSA La Fiorina e ai sanitari, l'avvio ufficiale della campagna vaccinale con la terza dose è l'8 novembre. Anche in questo caso si terrà nei due punti vaccinali già predisposti, quindi al piano -1 dell'ospedale e al centro Azzurro. Sarà il Cup a gestire le prenotazioni. “Chiediamo alla popolazione di aderire compatta anche a questa campagna vaccinale”, aggiunge. Uniformandosi alle vaccinazioni italiane, conclude Ceccarini, chiederemo che il green pass sammarinese possa valere 12 mesi. Infine una precisazione: nella stessa seduta si potrà fare contemporaneamente il vaccino antinfluenzale - "la cui campagna dedicata è partita bene" - che il richiamo anti-Covid.





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