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Virus e batteri estivi, calano quelli respiratori e aumentano quelli intestinali. I bambini i più a rischio

26 lug 2023
Virus e batteri estivi, calano quelli respiratori e aumentano quelli intestinali. I bambini i più a rischio

Se nei mesi caldi i virus respiratori sono a riposo, lo stesso non vale per quelli che prendono di mira l'intestino o per alcuni batteri che si diffondono bene con la sabbia e che hanno "in questo periodo un momento di larga diffusione". A spiegarlo all'ANSA è Susanna Esposito, professoressa ordinaria di Pediatria all'Università di Parma e responsabile del Tavolo tecnico di malattie infettive della Società Italiana di pediatria. L'estate è, infatti, la stagione delle gastroenteriti. Veicolati dall'ingestione di cibi non ben conservati o acqua contaminata o dal fare il bagno in piscinette senza una adeguata manutenzione dell'acqua, in estate circolano maggiormente i virus che provocano diarrea, vomito e modesto rialzo termico. "I più diffusi sono il rotavirus e il norovirus, che per i bambini sotto l'anno di vita possono essere pericolosi a causa del rischio di disidratazione". Ci sono poi le gastroenteriti di origine batterica, come quelle provocate da salmonella (da cui ci si contagia in genere mangiando uova non ben cotte, latte non pastorizzato o acqua contaminata) e da alcuni ceppi di Escherichia coli e di Stafilococco aureo, che si diffondono per cattiva conservazione dei cibi. Altra famiglia di virus che non teme il caldo sono gli enterovirus, precisa Esposito, "che si manifestano con sintomi gastrointestinali e respiratori ma anche con eruzioni esantematiche, come la mani-piedi-bocca". Accanto a questi, ci sono poi batteri che si diffondono con la sabbia e si manifestano con vescicole sulla pelle. "Malattia tipicamente estiva e contagiosa, l'impetigine è spesso causata da stafiloccco aureo, colpisce soprattutto i bambini. Un'attenzione particolare, infine, va data alle infezioni potate dalle zecche. "Le loro punture - conclude Esposito - possono portare infezioni come quelle da Borrelia burgdorferi, che causa la malattia di Lyme, dalle possibili gravi conseguenze se non adeguatamente diagnosticata e trattata".





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