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All'Università di San Marino criminologi e designer si interrogano su come migliorare le carceri

9 giu 2021
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Sabato 12 giugno un seminario insieme ad accademici ed esperti per ripensare le istituzioni penitenziarie Quale può essere il contributo dato dal Design per rendere le carceri realtà migliori in termini di spazi, architettura e percorso dei detenuti? Questa una delle principali domande al centro del prossimo seminario dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, durante il quale il master in Criminologia e Psichiatria Forense ospiterà alcuni rappresentanti del corso di laurea triennale in Design per un serie di interventi che affronteranno la tematica da molteplici punti di vista. L’appuntamento si svolgerà sia online che in presenza dalle ore 9 alle 18:30 di sabato12 giugno, con pausa fra le 13 e le 14, nella sede dell’Ex Tribunale, in via Salita alla Rocca 44, nel centro storico del Titano. “L’istituzione penitenziaria, pur sancendo la separazione momentanea di un individuo dalla società, vuole oggi pensarsi come momento di risarcimento di quell'originaria frattura”, spiega Luca Morganti, architetto e collaboratore dell’Ateneo sammarinese. “In questa prospettiva, il Design dovrà riconquistare la vocazione sociale che troppo spesso dimentica. Il progetto sociale che, in anni passati, ci aveva illuso circa una migliore qualità della vita, con il tempo si è infatti dissolto nelle secche del mercato, lasciando non solo un vuoto nelle nostre esistenze, ma anche abbandonando una sua intrinseca caratteristica. Se nell’ambito della ricerca il Design tornasse a farsi carico delle potenzialità sociali che lo contraddistinguono come l’esponente più immediato del nostro ‘essere nel mondo’, allora sarebbe possibile accarezzare l’idea di un superamento delle forme concentrazionarie di ogni tipo”. Curato da Morganti insieme a Karen Venturini, docente dell’Ateneo sammarinese, il seminario vedrà la partecipazione di accademici ed esperti come Ferdinando Zanzottera, professore del Politecnico di Milano, Ernesto Venturini, delegato dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità per la psichiatria in Brasile, Riccardo Varini, direttore del corso di laurea triennale in Design dell’Università di San Marino, Massimo Renno, presidente dell'Associazione Botteghe del Mondo per il commercio equo e solidale, i designer Raffaella Brunzin e Tommaso Monaldi. Per richiedere informazioni su modalità e quote di partecipazione è possibile contattare l’indirizzo email genni.muccioli@unirsm.sm.





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