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Anpi: a Saludecio il ricordo di Renato Mancini

16 lug 2018
Anpi: a Saludecio il ricordo di Renato Mancini
E' stata una bella giornata quella di Domenica 15 per Saludecio. Fin dalla mattinata le note squillanti e fresche del Corpo Bandistico di Mondaino e i tocchi della campana hanno sparso nell'aria la riconoscenza, la solidarietà nei confronti di un uomo, Renato Mancini, nato a Saludecio, che ha sacrificato la propria vita, insieme ad altri 66 Patrioti per la difesa della dignità nazionale e la riconquista della libertà. C'erano i familiari di Renato, le nipoti Roberta e Renata e i pronipoti. Al loro fianco il figlio di Rino Molari, PierGabriele, il nipote e altri familiari di Walter Ghelfi. Il V Reggimento Lancieri di Novara,il Corpo al quale apparteneva il Maresciallo Renato Mancini era rappresentato dal Decano, il 1° Luogotenente Gianfranco Piserà che ha portato in dono alle nipoti di Renato e al Sindaco di Saludecio lo stemma del Corpo,bello e prezioso. C'erano poi, insieme a Dilvo Polidori, primo cittadino di Saludecio,anche i Sindaci di Mondaino e M.Gridolfo, l'Assessore Regionale Emma Petitti, il Presidente della Fondazione Campo Fossoli, on. P.Luigi Castagnetti, esponenti dell'ANPI e dell' Istituto Storico della Resistenza di Rimini, nutrite delegazioni delle Associazioni combattentistiche e d'Arma. Da Verona è giunto il patrocinio del Comune Scaligero, dove Renato Mancini si era trasferito giovanissimo.
C'era tanta gente, che ha gremito il Teatro G.Verdi sottolineando con applausi ripetuti la proiezione del filmato, prodotto dall'Anpi provinciale "Hanno strappato i fiori ma non hanno fermato la Primavera", la approfondita e appassionata ricerca del prof. Andrea Montemaggi, gli interventi della nipote Renata, del Sindaco Polidori, dell'Assessore Regionale Emma Petitti,del Presidente Provinciale dell'ANPI Giusy Delvecchio, del prof. Francesco Succi. Nell'intervento conclusivo P.Luigi Castagnetti ha tratteggiato con delicatezza e grande rispetto la figura del giovane militare Renato Mancini che scelse di dedicare tutto alla difesa della indipendenza e della dignità nazionale e alla riconquista della libertà. Poi tutti in corteo, dietro la Banda e il gonfalone del Comune le numerose bandiere delle Associazioni a deporre una corona di alloro all'imponente monumento ai caduti che domina la splendida balconata sulla riviera e poi sulle note di Bella ciao e Fischia il vento alla palestra comunale, in realtà di vallata, dove i pronipoti di Renato Mancini hanno scoperto la targa che da oggi intitola al Patriota l' importante struttura. All'ingresso una gigantografia di Renato che fa ginnastica al cavallo parlerà ai giovani che frequentano la Palestra e riproporrà tutti i giorni gli ideali e i valori per i quali si è sacrificato.

Comunicato stampa ANPI Rimini

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