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“Area Democratica”, nasce una corrente di minoranza di SSD

13 ott 2019
“Area Democratica”, nasce una corrente di minoranza di SSD

Carissimi compagni,
visto l’esito dell’ultima riunione del Consiglio Direttivo di Sinistra Socialista Democratica vi comunichiamo formalmente la decisione di dare vita ad una corrente di minoranza chiamata “Area Democratica”. Rispettiamo fino in fondo la deliberazione assunta democraticamente dal Consiglio Direttivo di dare vita alla lista unica denominata “Libera” e non intendiamo in alcun modo metterla in discussione, anche se le nostre posizioni critiche sono a voi note avendole da tempo manifestate negli organismi preposti. Non siamo contrari ad un progetto politico che punta all’ampliamento dell’area riformista. A lasciarci estremamente perplessi sono le modalità e la tempistica di questa iniziativa che, come è stata portata avanti almeno sino ad ora, è il frutto di un’operazione di vertice condotta dai gruppi dirigenti nelle sedi di partito. Perciò non possiamo non segnalare in termini negativi che attorno al progetto sia mancato un vero coinvolgimento della base di Sinistra Socialista Democratica e non ci sia stata traccia di una reale mobilitazione popolare e di una effettiva apertura alla società civile. Pur condividendone le finalità di lungo periodo, l’impressione è che Libera, data l’imminente consultazione elettorale, stia diventando un caotico contenitore di sigle e di persone capace di fare coesistere tutto e il contrario di tutto, con una indefinita collocazione politica e culturale, senza una chiara piattaforma ideale e valoriale e priva della tanto desiderata inclusività. Intravvediamo seriamente il duplice rischio che Libera si trasformi in un opportunistico e stantio comitato elettorale senza alcuna prospettiva politica e che in questo ambito la sinistra riformista e democratica possa essere relegata ad un ruolo marginale e sostanzialmente irrilevante. Perciò, pur allineandoci con correttezza e lealtà alla scelta compiuta dal Consiglio Direttivo, continueremo a lottare per affermare le nostre idee e lo faremo all’interno di Sinistra Socialista Democratica che è e continuerà ad essere il nostro partito, perlomeno sino a quando ci sarà permesso di esprimere liberamente le nostre opinioni. In quest’ottica non escludiamo affatto un nostro impegno in prima persona nell’ambito della prossima consultazione elettorale candidandoci nella lista di “Libera”, tuttavia chiediamo che vengano fissati alcuni paletti affinché questo progetto possa partire con un solido ancoraggio politico, culturale e ideale, con una spiccata propensione al cambiamento e al rinnovamento e con una inequivocabile coerenza con il percorso compiuto da Sinistra Socialista Democratica dalla sua costituzione sino ad oggi. Pertanto, siamo a sottoporre alla vostra attenzione le seguenti proposte:
1- Al fine di interpretare in modo adeguato le istanze di rinnovamento provenienti dalla società civile potranno essere candidate in Libera solo persone che hanno ricoperto il ruolo di membro del Consiglio Grande e Generale per meno di complessivi dieci anni.
2- Per imprimere un netto segnale di discontinuità con la legislatura appena terminata, non potrà essere candidato in Libera chi ha ricoperto il ruolo di Segretario di Stato.
3- Per prendere del tutto le distanze dal sempre più evidente tentativo di restaurazione in corso, in vista della prossima riunione dell’Ufficio di Presidenza, si chiede che tutte le componenti in procinto di aderire alla lista “Libera” formalizzino ufficialmente agli Eccellentissimi Capitani Reggenti la richiesta di convocare in via straordinaria una sessione del Consiglio Grande e Generale, al cui punto primo dell’ordine del giorno sia posta la presa d’atto del risultato del concorso per il reclutamento di due Giudici di Appello.
4- Per garantire l’assunzione di decisioni il più possibile condivise e di assicurare il valore fondamentale dell’unità del partito, l’integrale lista dei candidati di Libera (e non solo dei candidati espressi da Sinistra Socialista Democratica) dovrà essere sottoposta all’approvazione del nostro Consiglio Direttivo.
5- Per fornire la necessaria credibilità al progetto, le componenti che non facevano parte della coalizione Adesso.sm e che invece si collocheranno in Libera, dovranno assumere posizioni compatibili con il percorso orientato alla affermazione della legalità e della trasparenza in particolare in ambito bancario che SSD, insieme ai suoi ex alleati, ha avviato coraggiosamente nel corso della legislatura appena terminata.
6- Per non disperdere il patrimonio storico, culturale ed anche elettorale, insito alla sinistra riformista e democratica sammarinese, occorre subito dichiarare apertamente che Libera è un progetto politico che si riconosce nei principi e nei valori del Partito socialista europeo e dell’Internazionale socialista.

Con la speranza che le riflessioni e le proposte da noi avanzate in questo documento, siano tenute in debita considerazione e vengano ritenute un contributo positivo per il rafforzamento di Sinistra Socialista Democratica e al contempo di Libera, restiamo a vostra disposizione per aprire da subito un confronto negli appositi organismi di partito, con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa prima della presentazione ufficiale della lista dei candidati di Libera.

Enrico Carattoni
Vanessa D’Ambrosio
Stefano Spadoni
Fabrizio Francioni
Michele Guidi
Augusto Michelotti


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